Gentile
Collega,
i prossimi 25, 26 e 27 novembre siamo
tutti chiamati a rinnovare il Consiglio Direttivo dell'Ordine Professionale
della provincia di Torino, destinato ad avere un rilievo sempre crescente, alla
luce della normativa di riordino già approvata alla Camera dei Deputati e delle
importanti sfide che ci attendono sul panorama medico-scientifico.
E' arrivata l'ora di restituire al nostro
Ordine il ruolo di baluardo coraggioso nella difesa della nostra dignità
professionale, nella tutela del nostro benessere psicofisico, specie negli ambienti
di lavoro, con l'opportuna attenzione ai giovani colleghi, che rappresentano il
nostro futuro.
Non ci sono più consentiti l'attuale timidezza
ed il silenzio assordante su aspetti e questioni che impattano enormemente
sulla qualità del nostro lavoro e delle nostre vite: un disagio crescente
sfocia sempre più in situazioni di burnout,
che proliferano quando siamo stretti tra l'elevata responsabilità che ci
richiede la professione e l'assenza di tutele e attenzioni da parte di chi
dovrebbe camminare quotidianamente al nostro fianco. Sorprende l'elevata
incidenza di questi fenomeni tra i Medici di Medicina Generale e gli
Specialisti Ambulatoriali, ampiamente rappresentati dai massimi responsabili
sindacali nel Consiglio uscente.
La marea montante delle culture fai-da-te e
delle diffuse posizioni anti-scientifiche rende particolarmente sconcertanti il
silenzio su temi come le vaccinazioni o l’apertura a pratiche mediche non
fondate sull’evidenza scientifica dei dati: l'Ordine è tenuto a prendere
posizione su questi ed altri temi scomodi, e non può continuare a sfuggire alle
proprie responsabilità ed a mancare nella difesa della scienza medica, sempre
sotto attacco polemico da più parti. Ritengo che l’obbligatorietà delle
vaccinazioni rappresenti un insuccesso dell'attuale sistema, poiché anche una
maggiore e seria presenza dell’Ordine sarebbe stato sufficiente a mantenere
alto il tasso dei vaccinati, anche senza misure coercitive.
Analizzando il bilancio dell'Ordine, irritano,
tra gli altri, i circa 160 mila euro spesi in “Comunicazione”, pari al doppio
degli 81 mila che invece figurano per “Aggiornamento e Formazione”: noi
crediamo fermamente che vi sia un'inversione colpevole rispetto agli interessi
della classe medica, essendo più opportuno un investimento contrario,
principalmente per i giovani colleghi che si affacciano alla nostra
affascinante professione.
A
decadenza dell''Ordine si traduce inevitabilmente nella disaffezione degli
iscritti e nella scarsa partecipazione alla vita ordinistica. Particolarmente
grave è il dato dell'assenteismo elettorale: forse è il metodo artatamente
scelto per mantenere lo status quo ante, che noi rifuggiamo con tutte le nostre
forze e con l'impegno che intendiamo riversare in tutte quelle caselle lasciate
per troppo tempo vuote e prive di contenuti di merito e sostanza. “MediTo
in Ordine” è una aggregazione di professionisti dotati di peculiarità
culturali specifiche di ogni aspetto della vita medica: medici di Medicina
Generale, Specialisti Ambulatoriali ed Ospedalieri delle diverse discipline,
impegnati quotidianamente sul fronte lavorativo, anche all'interno della
prestigiosa Università degli Studi di Torino. Il nostro impegno si propone di
entrare a gamba tesa, di non lasciare che il tempo scorra senza che un
ventaglio di solide soluzioni e motivanti strategie non preservino,
costruiscano e difendano l'inviolabilità della nostra dignità
professionale.
Le
idee sono molte e, forse, rivoluzionarie nella loro semplicità, come:
-
mantenere l’investimento in
comunicazione, principalmente esterna, orientandola ad un solido ed energico
sostegno della “best practice”
supportata dall'evidenza scientifica dei dati, vigilando con particolare
assiduità su questi confini;
-
quadruplicare l'attuale stanziamento per
“Aggiornamento e Formazione”, di cui almeno il 60% in favore dei colleghi più
giovani, coinvolgendo le migliori risorse culturali fra gli iscritti per
irrobustirne i contenuti dell’offerta formativa;
-
incremento ed istituzione di nuovi
servizi in tre direzioni di tutela: assistenza legale, assicurativa
(responsabilità professionale) e contrattuale, a supporto del professionista e
del suo lavoro quale risposta alla complessa domanda sanitaria;
-
assistenza agli iscritti per
l’interpretazione di norme, regolamenti e novità in tema di salute
pubblica;
-
partecipazione attiva alle strategie di
diffusione della cultura dell'emergenza e della defibrillazione precoce, specie
nelle scuole e negli ambienti sportivi, ma anche nei centri aggregativi e nei
condomini;
-
il Consiglio itinerante: le sedute del
consiglio si terranno nei Distretti, negli Ospedali e dovunque i professionisti
siano impegnati in prima linea, senza rinchiudersi nella lussuosa Villa Raby, per un contatto continuo ed
empatico con gli iscritti all’Albo.
Personalità, coraggio e determinazione non ci
mancano e “MediTo in Ordine” si
candida a tutela ed al servizio di tutti i Medici, e quindi dei loro pazienti,
con l'equilibrio e la decisione che rappresenteranno un'iniezione di freschezza
nel grigiore della mera sopravvivenza ordinistica.
Se è stata capace di arrivare al tuo
cuore ed averne la fiducia, la squadra che ho il privilegio di guidare non avrà
il tempo di vivere il particolare prestigio immobiliare di Villa Raby, la lussuosa casa di tutti i Medici di Torino e
provincia: il mio obiettivo e la mia promessa è di rimanere sul campo,
quotidianamente al fianco dei colleghi, operativo sui problemi e sulle
necessità del nostro Ordine, che ha particolare bisogno di essere rianimato e
di tornare alla gloria che merita e che meritiamo tutti noi.