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venerdì 16 dicembre 2016

AL PACCHIOTTI FELIZ NAVIDAD CON RITMI E PRODOTTI PERUVIANI

Con i campioni di ballo del Gruppo Marinera Mundo,
S.M. la Regina Chiara Michienzi e Kevin De Marzo 
Giovedì 15 ho partecipato con piacere all'evento "Feliz Navidad" organizzato dalla Fondazione Pacchiotti presso l'omonimo Istituto.






Gloria Carpinelli D'Onofrio,
autrice del libro "Il fiore della cannella"







Un bel momento di scambio e integrazione culturale, grazie alla musica, ai balli, alla cucina peruviana. Nel mio saluto ho ricordato l'integrazione dei peruviani in Italia (pensando anche al mio amico Dante, venuto da Alpignano): persone che nella mitezza e nella gentilezza danno tanto al nostro Paese.
Una bella occasione di incontro e di stimolo a contaminazioni sempre nuove e... felici.


La musica allegra e nostalgica del gruppo Wilñai


Con Gloria Carpinelli, il mio amico Dante, i ballerini Chiara e Kevin
e il Presidente della Fondazione Pacchiotti, Claudio Aiello


mercoledì 14 dicembre 2016

LA BATTAGLIA CONTRO IL NULLA E ALTRI LIBRI

Visto che si avvicina il Natale, qualche consiglio di lettura (e di dono) con alcuni dei tanti autori valsangonesi che si cimentano con la scrittura, tra l'altro pubblicati da un editore di Giaveno, Echos. 

Sabato scorso ho partecipato a due presentazioni di libri: a Villarbasse nella splendida cornice di Palazzo Mistrot Claudio Cantore, consigliere a Reano e in Unione dei Comuni, ha presentato il suo ultimo libro "Avvicinandomi alle stelle". La trama: è autunno nella Mosca degli anni Novanta. Marina Askonova, ormai anziana, aspetta una visita: un giornalista italiano che vuole conoscerla, vuole incontrare la leggenda. Marina Askonova, alias Anna Savinkova, alias Anna Biamonti sa bene l’italiano e ha stupito il giornalista rispondendogli nella sua lingua, che lei ama tanto. Non sa come lui sia venuto a conoscenza del suo passato, come sia entrato in possesso di documenti segreti del KGB, ma forse non le importa. È venuto il momento di raccontare la sua storia, senza reticenze, senza più nascondere un passato che doveva essere glorioso ed è invece stato cancellato. Aveva solo diciannove anni ed un diploma in Chimica quando la sua vita cambiò definitivamente. La Russia, o meglio l’URSS, era un paese in grande espansione e Stalin sapeva che le donne russe hanno risorse formidabili e non aveva nessuna intenzione di lasciarsele scappare.



La seconda presentazione, a Giaveno, del libro "La battaglia contro il nulla", opera prima di Andrea Bes. Uno zibaldone di pensieri e piccoli racconti sulla vita quotidiana di un disabile, parole a volte ironiche, altre arrabbiate, altre ancora tristi. Ma mai vittimiste, mai di rinuncia, invece sempre con uno sguardo al futuro, al domani. Perché se la SMA III (Atrofia Muscolare Spinale di tipo III) lo fiacca nel fisico, non lo fa mai nella testa, che anzi è lucidissima, piena di spirito. Osservare la natura è lo spunto per i ricordi; osservare gli umani per il presente. Tra difficoltà burocratiche e di movimento, un insieme di riflessioni pacate e scritte con leggerezza aiutate da alcune illustrazioni poetiche di Nicolò Rivello. Andrea Bes gestisce blog e pagine dedicate alla disabilità, soprattutto sul fronte dell’informazione di servizio, e collabora con alcuni giornali online. Sta preparando altri scritti. 




Infine, in una serata sfortunata e piovosissima ho partecipato alla presentazione della raccolta di racconti "Sette autori per sette delitti". Molti di questi autori sono miei conoscenti. Impossibile in questo caso rivelare le trame, poiché si svelerebbe troppo e per i gialli questo non va bene... vi basti sapere che vi sono tanti moventi, tanti metodi e soprattutto c'è tanta provincia in questi racconti ben orchestrati. 



SANTA BARBARA CON I VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI GIAVENO

Domenica ho accolto con piacere l'invito dei Vigili del Fuoco Volontari di Giaveno per i festeggiamenti della loro patrona, Santa Barbara.
Nel mio intervento di saluto ho lodato il loro servizio sia nelle calamità che nel quotidiano delle persone in difficoltà, ricordando che sempre "prestano un pezzo della loro vita alla collettività", anche a discapito delle famiglie.
Sono stato lieto di annunciare che il Consiglio Regionale ha destinato ai Distaccamenti volontari un milione di euro per il triennio 2016-2018 di cui 400mila già per questo anno per l'acquisto di dotazioni tecniche, attrezzature e vestiario.
Ecco qualche foto della giornata.
Ps: io ci sono andato veramente, non mi sono fatto prestare le foto :)
Con sindaco e vice

con il Maresciallo Antonio Ferraro, il mitico ex capodistaccamento Gilberto Monfrino e la vicesindaco Enza Calvo
 

Il mio intervento accanto a Piermauro Biddoccu coordinatore del Distaccamento
dei VVF Volontari di Giaveno 

Con Monfrino, detto Gibi

Con Mimmo Crisafi e consorte e l'assessore alla protezione civile Ermanno Neirotti

SEGNALAZIONE BANDI E CONTRIBUTI

Segnalo alcuni bandi. Fatemi sapere se ritenete utile questo servizio. 

per associazioni: un bando del Centro Servizi Volontariato per progetti di assistenza 
richieste contributi per acquisto ambulanze e beni strumentali clicca qui

per singoli liberi professionisti e imprese: sono online i videotutorial che spiegano come accreditarsi presso il sito di Finpiemonte per richiedere contributi 

per le famiglie: il Consiglio Regionale ha approvato i voucher per la scuola: dal prossimo anno serviranno per pagare gli acquisti scolastici (in base all'Isee). Info al numero verde della Regione Piemonte 800-333-444 

per singoli: il Consiglio Regionale deve effettuare alcune nomine. A questo link trovate i dettagli e le scadenze. 

per i Comuni: contributi per gli impianti sportivi
per gli enti pubblici e per i privati proprietari di alpeggi: bando della Regione - clicca qui

per le imprese che vogliono migliorare l'efficienza energetica  

per chi volesse lanciarsi nell'attività di promozione turistica: bando per promozione

mercoledì 7 dicembre 2016

Accorpamento Asl Torinesi


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Vi sono considerazioni di metodo e di merito sulla delibera di accorpamento delle Asl di Torino in un’unica azienda sanitaria, votata il 6 dicembre in Consiglio Regionale.

Per quanto riguarda il metodo, mi spiace che ogni volta che si trattino temi di rilevanza strategica per gli assetti attuali e futuri, siano sempre dei tecnici o anche soltanto un tecnico che ci fa la lezioncina. 
Tecnici che sono tuttologi della sanità, da almeno da vent’anni ci spiegano come fare, ma non mi sembra che la sanità nazionale funzioni così bene se non per lo sforzo di poche buone volontà operative. Trovare una delibera già preparata e non discussa, come altre volte, non permette di votarla.
Il Consiglio deve avere più voce nelle decisioni, per questo ho dato presenza ma non ho partecipato al voto. 

Nel merito: se è vero che occorre rendere omogenei i servizi e concentrare le attività per migliorare gli spazi, è però da considerare che altri accorpamenti già realizzati hanno comportato, almeno inizialmente,  un aumento di costi, mentre sui risparmi non si hanno dati certi. Mi riferisco in particolare all’Asl To3 dove vi sono due sedi, ogni dirigente ha quindi due uffici in città lontane, e non si è risparmiato su manutenzione, affitto e riscaldamento dei locali perché nessun locale è stato dismesso e a esempi a livello nazionale in cui gli accorpamenti, specie in città molto grandi, non hanno portato i risultati sperati (Napoli, Reggio Calabria).

A mio avviso si poteva cominciare con l’indicazione di linee guida per i Direttori generali, obbligarli a lavorare insieme per l’armonizzazione di servizi, farle diventare gli obiettivi su cui giudicare il loro operato. 





lunedì 28 novembre 2016

Foodora, stop allo sfruttamento

Ho voluto firmare l’ordine del giorno del collega Consigliere Grimaldi sulle condizioni di lavoro dei fattorini di Foodora che il Consiglio Regionale ha votato all’unanimità nella seduta di mercoledì 9.
Il documento chiede alla Giunta un impegno in sede di Conferenza Stato-Regioni per arrivare a una regolamentazione del settore delle “nuove economie”; nei mesi scorsi si era evidenziato nel caso specifico come i lavoratori vengano pagati una miseria. Occorre dare una regolazione contrattuale e fiscale diversa, come avviene ad esempio, per la stessa ditta, in altri stati europei.

Cliccando qui articolo de La Stampa sulla questione e cliccando qui  una ricostruzione di tutta la vicenda

Referendum, due-tre cosette

Mercoledì 23 una bella e partecipata serata di approfondimento della Riforma articolo per articolo grazie alla spiegazione del Professor Francesco Pallante, associato di Diritto Costituzionale all’Università di Torino e del sottoscritto.
Accanto alle fotografie, alcune mie considerazioni sul Referendum.

Spavaldi supporters del “SI” affermano che “La Riforma Renzi-Boschi prova a dare soluzione ad alcuni problemi... sono 70 anni di immobilismo e bisogna decidere in fretta...”
Incuriosito ho voluto approfondire la questione ed ho scoperto che dal 1948 ad oggi sono ben 48 le Leggi Costituzionali approvate in Italia di cui 5 dall'Assemblea Costituente e le altre dal Parlamento con le procedure dell'Art. 138 della Costituzione. Di queste 7 sono le modifiche approvate negli ultimi 15 anni e quella più corposa, che ha generato grave confusione e conflitto istituzionale, che è sotto gli occhi di tutti, è quella del Titolo V, del 2001, promossa dal centro-sinistra, da solo, esattamente come ha fatto Renzi. Per la vetustà non è irrilevante annotare che la Costituzione degli U.S.A. ha 230 anni circa e nessuno si sogna di cambiarla.
Si, ma la Riforma risolve i problemi e migliora l'Italia. I problemi a cui penso immediatamente sono di ordine politico, economico, culturale ed affondano le proprie radici non certo nell'Art. 138 della Costituzione ma penso a corruzione, responsabilità pubbliche ad individui imbarazzanti e disoneste, criminalità organizzata fiorente e microcriminalità dilagante, disoccupazione, evasione fiscale, degradato senso civico e culturale generale, eccessiva burocrazia derivante da leggi mal scritte e peggio interpretate (vedi la Riforma della P.A., detta Riforma Madia: appena bocciata dalla Consulta perché mal scritta), limitata capacità industriale ed imprenditoriale, conflitti di interessi... Non una parola nella Riforma che risolva non tutti, ma almeno uno di questi problemi! Che so, almeno la corruzione...immunità estesa ai Consiglieri Regionali nominati Senatori, questa la risposta riformista. Ma restiamo sul tema “Aboliamo il Senato ed i suoi costi...” ad essere precisi si abolisce l'elezione dei Senatori da parte dei cittadini, ed il risparmio sventolato è pari, secondo la Ragioneria dello Stato, a 49 milioni di Euro. Come dire, se fornissero un contributo più “magro” ad un torneo di Golf, il risparmio sarebbe maggiore (vedi finanziaria)...
Ma poi di cosa si occupa questo Senato di Consiglieri Regionali e Sindaci? Non mi dilungo sul fatto che è impossibile conciliare le 2 attività, se ben fatte, e lo dico da Consigliere Regionale, ma restare sul tema: è un organo permanente, che non si scioglie mai (si cambiano i Senatori man mano che si rinnovano i Consigli Regionali); non mette la fiducia al Governo; non ha un campo legislativo esclusivo e può legiferare solo insieme alla Camera. Fa leggi, revisioni ed attuazione costituzionali;
referendum popolari e propositivi; alcune questioni di principio e norme generali; leggi su enti locali come Comuni, Città Metropolitane e Regioni e, la più insidiosa... leggi che autorizzano la ratifica dei trattati relativi all'appartenenza dell'Italia all'Unione europea, nonché recepisce le Direttive Europee... Questo è un punto sul quale soffermarsi un attimo a riflettere: Una Direttiva è una Legge Europea e deve essere recepita e ratificata. Un Senato che ha un verso politico diverso dal Capo del Governo può creare un “ostruzionismo” rallentando o bloccando una Direttiva. Che fa il Governo? Mette la fiducia? Non può! Il Governo non è sottoposto a fiducia del Senato ma su alcuni temi, come le questioni Europee, può paralizzare un percorso Istituzionale con blocco del sistema... E questa come la spiegano Renzi-Boschi?

Secondo argomento per me molto importante: PIU' FACILE DICHIARARE LO STATO DI GUERRA
Il nuovo art. 78, che entrerà in Costituzione dovesse vincere il Sì, recita: “La Camera dei deputati delibera a maggioranza assoluta lo stato di guerra e conferisce al Governo i poteri necessari”.
Fermo restando l'articolo 11 della attuale Costituzione, sarà molto più semplice deliberare lo stato di guerra. Bocciato anche l'emendamento che chiedeva il 66% dei voti per tale delibera. Ciò significa che il contingente di soldati italiani della “punta di lancia”, ossia il Vjtf – “Very High Readiness Joint Task Force” – la cosiddetta task force di intervento immediato in caso di emergenza, che sarà schierato dal 2017 sul confine fra Lituania e Russia potrà essere in STATO DI GUERRA CON LA SOLA VOTAZIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI NOMINATI... ADESSO PENSI ANCORA DI VOTARE SI?


 
Infine, un gustoso Claudio Santamaria che legge un articolo prima e dopo... link al video

25 novembre Giornata contro la violenza sulle Donne

Un gruppo di amici ha ideato questa iniziativa, persone comuni che "ci mettono la faccia".
Ho aderito con piacere.
In questi giorni il manifesto è stato affisso in Val Sangone.

giovedì 10 novembre 2016

Accorpamento? No, grazie!



Oggi la Commissione Sanità discute dell’accorpamento delle Asl To1 e To2. 
Voglio essere chiaro: per me non sempre unire significa risparmiare, e lo abbiamo già visto in passato. Basti pensare alla Asl To 3, nata dall’accorpamento della ex 5 e ex 10: si sono dovuti registrare tutti i passaggi di proprietà al nuovo ente, si è fatto un logo nuovo e si sono avviate nuove organizzazioni di procedure e personale. Oggi ci sono due sedi fisiche molto distanti, un territorio enorme, malumori e costi. Ha funzionato?
Siamo sicuri che accorpare significhi produrre maggior efficienza? Non sarebbe meglio far funzionare bene l’esistente invece di continuare ad insistere con accorpamenti che disorientano il personale e l’utenza?
A sostegno della mia tesi anche un articolo di Stefano Simonetti sul Sole24ore del 2 giugno scorso, Speciale Sanità: “ .... gli accorpamenti generano immancabili costi organizzativi e sociali .... le linee gerarchiche si dissolvono e i risultati in termini di efficacia dei percorsi assistenziali ma anche dell’azione amministrativa sono inevitabilmente a rischio .... nei confronti del personale dipendente un eccesso di cambiamenti nel breve periodo non può che causare difficoltà operative e forse disaffezione per il proprio lavoro”.

mercoledì 9 novembre 2016

NON SOLO CONTI, SI PARLI DI SERVIZI SANITARI




IL PIANO DI RIENTRO PORTA INEFFICIENZE
ALCUNI ESEMPI DI POSSIBILI RISPARMI 
 L'INTERVENTO NEL DIBATTITO DI OGGI IN AULA 
SULL’AUMENTO DI STIPENDIO AI DIRETTORI DELLA SANITÀ

Nutro forti perplessità su quanto riferito dall’Assessore Saitta: mi sta bene che il ruolo dirigenziale e manageriale di alta qualità vada retribuito bene e alla pari di quanto succede in altre regioni, però non sono state aggiunte informazioni sulle quali sarebbe meglio riflettere.
Saitta ha detto di aver dato un contributo a seguito di obiettivi molto precisi ai Direttori generali; io mi sarei auspicato di veder valutare il loro operato al termine del loro percorso, invece mi sembra che li abbia già promossi tutti dando un certificato di garanzia per il futuro. Mi permetto di far rilevare che la scorsa estate c’è stato in Provincia di Torino un caso clamoroso, di un Direttore Sanitario che si è autopromosso e l’unica cosa che è stata detta dall’Assessorato è che “probabilmente non era opportuno”; per me non soltanto era inopportuno, ma ha avuto persino l’avallo del Direttore Generale! In quella circostanza bisognava fare di più.
Sì è vero, i conti vanno meglio ma non siamo ancora fuori dal piano di rientro: mi dispiace perché si parla tanto di conti, ma non si dice di come e quanto sono migliorati i servizi sanitari.
Saitta ha fatto riferimento a “una sensazione di minore conflitto tra personale e direzioni”, ma anche qui voglio ricordare che avevo proposto in Quarta Commissione un’inchiesta sul burn out (stress da lavoro) del personale. Del resto, se il metodo di valutazione è andare negli ospedali facendosi annunciare e accompagnare dai Direttori, allora certo che si ha la percezione di un clima sereno in cui tutto funziona.
Inviterei chi ha facce pubbliche meno note ad andare negli ospedali in anonimato, a sedersi nei pronto soccorso, parlare con i pazienti e con il personale per sapere quali sono davvero i reali temi che stanno affliggendo la sanità piemontese.
Scoprirebbe che c’è una sorta di avvilimento al quale sembra non esserci possibilità di porre rimedio. L’applicazione di quanto richiesto per uscire dal piano di rientro ha comportato delle ulteriori inefficienze e faccio qualche esempio. Perché a Tortona c’è una chirurgia di alta efficienza senza la cardiologia?
Perché non si parla della mobilità passiva che è in aumento? La Lombardia specula su situazioni che ci costano non poco: ad esempio un paziente inviato all’IEO dopo l’accettazione viene rinviato in Piemonte, che quindi paga due volte e deve eseguire lo studio diagnostico del paziente. Quindi a noi spettano i costi del paziente e alla Lombardia i pagamenti (due, prima e dopo). Quindi a poco vale la “scusa” che nella trattativa generale si stia trattando per uno sconto del 40-50% su questi costi: io preferirei pagare il giusto, ma per un lavoro ben fatto.
Mi è sembrato insomma che l’assessore Saitta abbia parlato quasi come una “controfigura” dell’assessore Reschigna, in una specie di surroga che ci ha portati a parlare di bilancio e non di sanità, senza cioè sapere cosa si sta facendo in termini di miglioramento del servizio.
Vogliamo parlare di altri risparmi possibili?
1 Se raccogliessimo e trattassimo in modo corretto i rifiuti sanitari speciali avremmo un forte risparmio.
2 Si potrebbe concentrare la chirurgia robotica di alta specializzazione
3 Infine, un argomento che ho già portato alla ribalta più volte, ma purtroppo ancora non è stato discusso: alcuni servizi del 118 continuano ad essere costosissimi e non validi dal punto di vista dell’efficienza: un’ora di volo dell’elisoccorso ci costa 2500-2600 euro per un servizio di trasferimento indiretto, peraltro con un sistema Gps sperimentale non sicuro e non approvato in modo definitivo.






venerdì 21 ottobre 2016

NEWSLETTER OTTOBRE

Se volete essere aggiornati con la newsletter mandate una email all'indirizzo al.almonaco@gmail.com




Buongiorno!
Ecco qualche aggiornamento della mia attività in Consiglio Regionale

Leggi regionali
È stata approvata la nuova legge sul turismo, scopri di più cliccando qui
Una prima legge di riordino e semplificazione del complesso sistema di leggi regionali: maggiori info cliccando qui  

Altri atti
Il 27 luglio l’aula ha approvato l’ordine del giorno che ho sottoscritto, “Adozione di una disciplina nazionale in materia di biotestamento”.
Approvato anche l’ordine del giorno per la mappatura defibrillatori

Notizie
Sulla vicenda Eurofidi leggi le mie valutazioni sul mio blog
In merito alle nomine del Comitato Regionale per le Comunicazioni, non sono d’accordo su quanto emerso in commissione nomine: qui le ragioni

Interrogazioni
Farmacie notturne in Val Sangone: se ne è parlato tanto. Ricostruiamo la vicenda dall'inizio alla fine
Sull’Istituto Musicale di Rivoli: domanda e risposta
Sulla manifestazione dei cacciatori: domanda e risposta

Partecipazioni
- Ho rappresentato il Piemonte alle celebrazioni per San Francesco patrono d’Italia ad Assisi, in quest’anno in cui l’olio per l’accensione della lampada era portato dalla nostra Regione vedi articolo
- Sul mio blog http://alfredomonaco.blogspot.it/ trovate i resoconti di alcune manifestazioni a cui ho partecipato, come ad esempio “Nonno Ascoltami!”, una bella esperienza di prevenzione sanitaria - leggi qui - e di altre che ho organizzato come la presentazione dei Psr a Trana l’11 luglio scorso (cliccando qui)
- Sulla mia pagina Facebook https://www.facebook.com/alfredomonacopiemonte/ che potete vedere anche se non iscritti al social, le fotografie di diverse manifestazioni sul territorio: la Festa del Pane a Giaveno; la festa in onore della tranese Elisabetta Mijno, bronzo alle Paralimpiadi di Rio nel tiro con l’arco; la protesta degli amici agricoltori per il basso prezzo del grano
- Sul mio profilo twitter https://twitter.com/AlAlmonaco le dirette tweet dei Consigli Regionali e di qualche commissione

Concorsi e nomine
- Per assunzioni e concorsi in ambito sanitario ricordatevi di consultare il Bollettino Ufficiale, questo il link per quello più recente.
- Scadono il 21 ottobre e il 7 novembre i termini per le candidature per diverse nomine che il Consiglio Regionale deve effettuare: a questo link maggiori informazioni

martedì 11 ottobre 2016

Eurofidi: perseguire i responsabili e ascoltare le maestranze



Sin dal primo dibattito in aula del Consiglio Regionale a luglio, quando si cominciava a capire la
gravità della situazione di Eurofidi, ho sostenuto che andassero individuati i responsabili che nel corso degli anni hanno permesso di arrivare a questa situazione disastrosa.

Non ci devono essere facili assoluzioni: ritengo che gli amministratori che hanno delle responsabilità debbano assumersele.
Nel dibattito che si è svolto martedì 20 settembre ho ribadito questo concetto: nel privato, chi sbaglia così pesantemente non viene “riciclato” in altri ruoli simili, ma semplicemente non trova più lavoro.
Comunque di questo si sta occupando la Magistratura, che farà il suo corso.

Ora, nella situazione attuale mi preme sottolineare che la politica deve ascoltare i lavoratori di Eurofidi, perché oltre all’obbligo morale di salvaguardare il loro posto di lavoro, abbiamo quello di salvaguardare tutto il sistema delle imprese che si sono rivolte al Consorzio.
Si parla quindi di occupazione più in generale.

E chi meglio di altri può illustrare la situazione, per come si è creata, e soprattutto può fornire idee e progetti per il futuro se non i dipendenti stessi del Consorzio che ne sono l’ossatura e che finora hanno “mandato avanti la baracca”?

Per questo in III Commissione, durante l’audizione dei sindacati, ho posto attenzione alle proposte progettuali che arrivano da chi forse conosce i meccanismi meglio di tanti amministratori che si sono succeduti nel tempo, sollecitando a presentare al Consiglio idee per una soluzione condivisa.


Torino, 23/9/2016


NONNO ASCOLTAMI! Grande successo per la prima edizione torinese della giornata di prevenzione gratuita dei disturbi dell'udito

Sono davvero felice di aver partecipato alla prima edizione torinese della manifestazione “Nonno Ascoltami!”, domenica in piazza Castello. Un evento che aveva il patrocinio anche della Regione e del Consiglio Regionale.
Sono ben 400 i controlli audiologici gratuiti effettuati nella giornata, per una diagnosi precoce di eventuali problemi uditivi. È stato un viavai non soltanto di anziani, che sono i più preoccupati dall’udito, ma anche di bambini e famiglie che hanno potuto trovare giochi e animazioni, divertimento.  
“Oltre 400 i controlli (per un totale di 150 ore di visite) effettuati da 6 medici specialisti, 8 audioprotesisti e 50 componenti dello staff dell’organizzazione di “Nonno Ascoltami!”, insieme al supporto di Audiologica Centro Audioprotesico, partner tecnico dell’evento” sono i dati esatti forniti dagli organizzatori.
L’associazione è riuscita a coinvolgere medici di diversi presidi ospedalieri della città, scesi in piazza per fornire il proprio contributo scientifico durante gli esami audiometrici. Tra loro il referente scientifico, Fernando Muià, responsabile dell’equipe di Otorinolaringoiatria, audiologia e foniatria della “Asl TO 5 - Chieri” e segretario provinciale Sumai di Torino.
Mi è piaciuta molta l’iniziativa “Muro del nonno”, una mostra degli elaborati artistici sul tema del rapporto nonno-nipote, realizzati dagli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria “Colonna e Finzi” e dalla scuola secondaria “Emanuele Artom” della comunità ebraica di Torino. Tra le associazioni presenti in piazza Castello, la Croce Rossa che ha fornito supporto operativo logistico e anche l’Avis Torino e l’Associazione Famiglie Sma. 





 




 



Nomine Corecom, la mia posizione



COMUNICATO STAMPA

MONACO (RC): NOMINE CORECOM, ASSURDE ALCUNE BOCCIATURE


Questa mattina la Commissione Consultiva per le Nomine ha esaminato i cv dei candidati alla carica di componenti del Comitato Regionale per le Comunicazioni.

Trovo assurdo che alcune candidature di esperti siano state bocciate in virtù di una presunta “dipendenza” dalla politica che non trova giustificazione nei dati oggettivi.

La norma prevede (articoli 3 e 4 della l.regionale 1/2001) che i tre componenti siano scelti tra “persone che diano garanzia di assoluta indipendenza sia dal sistema politico istituzionale che dal sistema degli interessi del settore nel campo delle telecomunicazioni”.

Per dipendenza politica io intendo una “servitù mentale o ideologica o economica” ad un partito oppure a un personaggio politico per ottenerne in cambio dei vantaggi presenti o futuri.

Dipendenza non è da confondere con appartenenza: avere una tessera partitica è un diritto sancito dalla Costituzione.

I tecnici – i dipendenti del Consiglio – hanno giustamente posto dei dubbi, ma se la Commissione con le audizioni invece di fugarli ne ha soltanto preso atto e ha seguito alla lettera le indicazioni allora mi chiedo a cosa sia servita la riunione di stamane. Abbiamo soltanto tutti perso tempo.

Con alcune bocciature, si è impedito al Consiglio di poter scegliere tra più soggetti autorevoli e quindi in ultima istanza, di garantire le Istituzioni.

Mi si spieghi perché bocciare la candidatura di un ex parlamentare (fino al 2001 quindi quindici anni fa) perché ad oggi riceve via posta la tessera ad honorem del suo partito, oppure un candidato perché è stato consigliere comunale in una lista civica in un paese con meno di mille abitanti…

Ho votato favorevolmente all’accoglimento di tutti i candidati, poiché dovrebbe essere il Consiglio Regionale a scegliere.

Mi dispiace per coloro che non sono stati ammessi in virtù di diktat in cui non mi riconosco affatto.


Torino, 6/10/2016 

giovedì 8 settembre 2016

Istituto Musicale di Rivoli, aggiornamento



Durante il Consiglio Regionale di martedì 6 settembre, è stata discussa la mia interrogazione 1170 sull’Istituto Musicale Balmas di Rivoli di cui abbiamo già parlato diverse volte.
Di seguito il testo dell’interrogazione e la risposta dell’Assessore alla Cultura Antonella Parigi.

Premesso che
-          l'Istituto Musicale Giorgio Balmas Città di Rivoli è un'istituzione pubblica con un Consiglio di Amministrazione nominato dalle autorità comunali;
-          l'Istituto in oggetto rappresenta un'eccellenza artistica per l'elevata qualità delle attività didattiche e musico-concertistiche che sviluppa per la cittadinanza e per il Piemonte tutto;
-          la didattica in questione è affidata a musicisti di primissimo rilievo, incaricati in ottemperanza ad un bando di concorso nazionale tutt'ora in essere, attualmente con rapporto di lavoro co.co.co;
-          in data 26/02/2016 il CdA ha deliberato l'affidamento della didattica a terzi tramite un altro bando;
-          una parte della popolazione cittadina ha espresso il proprio dissenso nelle sedi comunali più opportune, paventando il depauperamento culturale, sottolineato da insegnanti e studenti dell’Istituto;

Considerato che
con pronunciamento della Corte dei Conti (Sezione regionale di controllo per il Piemonte) del 22 giugno si è definitivamente sancito che le collaborazioni co.co.co. possono essere prorogate fino a fine 2017;

INTERROGA

Il Presidente della Giunta
L’Assessore

- su cosa si intenda porre in essere per mantenere l'elevato livello artistico e professionale offerto ai discenti ed al pubblico piemontese, anche valutando la stipula di idonei contratti agli insegnanti ed al personale regolarmente in servizio presso la suddetta struttura, a tutela di un'eccellenza pubblica che suscita l'enorme interesse e le pressanti attenzioni della popolazione;

- su quali norme la Regione Piemonte possa mettere in atto per garantire la professionalità dei docenti in strutture come quella rivolese e simili, affinché competenze, regole e controlli siano determinati in modo univoco ed organico e non siano rimessi alla volontà dei sindaci pro-tempore. 

Ed ecco la risposta:



Caccia, chi ha pagato la protesta contro la Regione?



Martedì in Consiglio Regionale è stata discussa la mia interrogazione 1114 volta a conoscere i costi di promozione della manifestazione pubblica del 10 giugno scorso, quando alcune delle associazioni venatorie hanno promosso una protesta contro la Regione. In particolare, volevo capire se questi costi erano stati caricati sul bilancio degli Atc o Comprensori. Ho invitato l'Assessore a colmare presto il vuoto legislativo con il provvedimento organico sulla caccia, facendo attenzione proprio alla governance. 
L'assessore Giorgio Ferrero ha risposto che tutti gli ATC e CA hanno dichiarato di non aver sostenuto alcuna spesa, ad eccezione di un comprensorio alpino. Tale elemento è stato inserito fra quelli oggetto di puntuale verifica. Da evidenziare che, i contributi regionali sulle spese per i fini istituzionali, vengono concessi previa presentazione del bilancio riclassificato predisposto dalla Regione.
Inoltre, ha ricordato che nella nuova legge si propone il dimezzamento del numero degli enti Atc e Ca (da 38 a 20) e il dimezzamento del numero dei consiglieri per ciascuno di essi. Sono enti privati con finalità pubbliche che ricevono ogni anno circa un milione di euro per il loro funzionamento oltre a una cifra variabile (2,5 milioni di euro nel 2015) per danni causati dalla fauna selvatica all'agricoltura. 
Qui di seguito il testo dell'interrogazione e la risposta. 



OGGETTO: Costi di promozione della manifestazione pubblica del 10 giugno, indetta da 5 delle 7 Associazioni Venatorie previste dalla L. 157/92

Premesso che:
- L’ambito Territoriale di Caccia (o Comprensorio alpino) è promosso e costituto ai sensi della l. 11 febbraio 1992 n. 157 per la gestione faunistica, ambientale e venatoria del territorio agro-silvopastorale;

- L’ A.T.C. o C.A. ha come finalità la gestione di territorio agro-silvopastorale per attività venatorie, promuovendo la ricognizione delle risorse ambientali e la consistenza faunistica, programmando gli interventi per il miglioramento degli habitat nonché la gestione di eventuali zone di addestramento ed allenamento cani;

- Nel capitolo dei compiti non si trova alcuna citazione relativa all’organizzazione e promozione di manifestazioni di piazza avverse alle decisioni di Istituzione con compiti di indirizzo e programmazione;

- La Regione Piemonte è istituzione che nell’ambito degli A.T.C. e C.A. si inserisce quale organo di indirizzo, finanziatore e controllore degli stessi;

- Nel capitolo delle spese non è prevista la possibilità di giustificare costi per promuovere azioni contro o a favore della Regione Piemonte o rispetto ad altre Istituzioni;

Considerato che:

- la “manifestazione di piazza” del 10 giugno 2016 in Piazza Castello a Torino, indetta da 5 delle 7 Associazioni Venatorie previste dalla L. 157/92, per protestare contro le scelte della Giunta Regionale in materia di attività venatoria ha trovato vasta eco di promozione sulle bacheche e siti web degli A.T.C. e C.A., ed una raffica di messaggi SMS ha raggiunto tutti i soggetti potenzialmente interessati al tema, per invitarli a partecipare alla suddetta forma di protesta in piazza;
- l’invio di un SMS, la pubblicazione su siti web o qualunque altra forma di pubblicità o trasporto ha costi aziendali, fissi e variabili;
INTERROGA
la Giunta regionale,

a verificare e riferire se i Commissari ed i Comitati di gestione di  A.T.C. e C.A. hanno utilizzato danaro appartenente al bilancio degli stessi per sostenere la pubblicità dell’evento, non tipicamente istituzionale, ovvero per il noleggio di mezzi di trasporto, o rimborsando eventuali costi di trasporto, valutandone la consistenza e chiarendo quali provvedimenti si intendano adottare laddove emergano spese a carico di A.T.C. e C.A. per la partecipazione all’evento indicato in oggetto.

Ed ecco la risposta:

La risposta dell'Assessore Ferrero