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giovedì 10 novembre 2016

Accorpamento? No, grazie!



Oggi la Commissione Sanità discute dell’accorpamento delle Asl To1 e To2. 
Voglio essere chiaro: per me non sempre unire significa risparmiare, e lo abbiamo già visto in passato. Basti pensare alla Asl To 3, nata dall’accorpamento della ex 5 e ex 10: si sono dovuti registrare tutti i passaggi di proprietà al nuovo ente, si è fatto un logo nuovo e si sono avviate nuove organizzazioni di procedure e personale. Oggi ci sono due sedi fisiche molto distanti, un territorio enorme, malumori e costi. Ha funzionato?
Siamo sicuri che accorpare significhi produrre maggior efficienza? Non sarebbe meglio far funzionare bene l’esistente invece di continuare ad insistere con accorpamenti che disorientano il personale e l’utenza?
A sostegno della mia tesi anche un articolo di Stefano Simonetti sul Sole24ore del 2 giugno scorso, Speciale Sanità: “ .... gli accorpamenti generano immancabili costi organizzativi e sociali .... le linee gerarchiche si dissolvono e i risultati in termini di efficacia dei percorsi assistenziali ma anche dell’azione amministrativa sono inevitabilmente a rischio .... nei confronti del personale dipendente un eccesso di cambiamenti nel breve periodo non può che causare difficoltà operative e forse disaffezione per il proprio lavoro”.

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