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martedì 15 dicembre 2015

FACCIAMO RETE, FACCIAMO SQUADRA

Rete civica: un incontro per fare squadra


Domani, mercoledì 16 alle 16 presso la Biblioteca della Regione Piemonte in via Confienza 14, incontro di Rete Civica organizzato dal Consigliere Regionale Alfredo Monaco.

Si tratta di fare il punto su un anno e mezzo di attività in Consiglio Regionale, con una breve illustrazione degli atti approvati, dei risultati raggiunti e delle proposte portate all’attenzione dell’Aula.

Ma anche di guardare al futuro, con l’idea di costruire una “squadra” di persone fortemente motivate: interverranno con le loro testimonianze per presentare l’impegno pubblico e civico, presente e futuro, molte persone con diversi background e attività sociali, associazionistiche, lavorative, di volontariato.

L’idea è porsi come un polo di coordinamento, unione e sintesi delle diverse esperienze positive del territorio, delle esperienze civiche che faticano a veder riconosciuta dalla politica la loro attività a favore dei cittadini.

“In un periodo in cui i partiti tradizionali sono ingessati nelle loro dinamiche interne, il mondo civico può portare un reale contributo alla vita pubblica, con una ventata di novità e una struttura agile”, dichiara il Consigliere Regionale Alfredo Monaco, promotore dell’incontro.







martedì 17 novembre 2015

ABBONAMENTO GRATUITO MEZZI PUBBLICI PER TALIDOMIDICI APPROVATO ORDINE DEL GIORNO


Il Consiglio Regionale del 17 novembre ha approvato il mio ordine del giorno 389, che permette ai malati talidomidici di ottenere abbonamenti gratuiti ai mezzi pubblici sul territorio regionale.
I malati talidomidici, ovvero coloro che tali sono riconosciuti in base alla legge 244/07 (finanziaria 2008), sono persone che hanno subito gravi danni in seguito all’assunzione da parte della madri in gravidanza di farmaci contenenti talidomide negli anni 1958-1966 prima che il farmaco venisse sottoposto a più stringenti controlli. In genere i malati talidomidici sono focomelici ovvero una delle conseguenze più evidenti dell’uso improprio del talidomide avvenuto in quegli anni è la nascita con malformazione congenita che consiste nel mancato sviluppo, in parte o in toto, degli arti superiori e/o inferiori. Considerato che le vittime talidomidiche necessitano spesso di assistenza da parte di altre persone e che la natura degli esiti da talidomide, rende spesso assai difficile utilizzare i mezzi pubblici alla pari dei “normodotati” (si pensi a prendere il portafoglio, cercare moneta, inserire moneta, ritirare biglietto), mentre sarebbe da auspicare e incentivare l’uso del mezzo pubblico di per sé in quanto permetterebbe maggiore autonomia di spostamento, senza necessità di ricorrere costantemente all’aiuto di altri e come giusto riconoscimento solidale da parte della collettività. Il numero dei malati talidomidici residenti in Piemonte è esiguo. 
Sono particolarmente soddisfatto perché questo è un atto di riconoscimento e di solidarietà concreta.


TAGLIO FONDI ATO AI COMUNI MONTANI: AGGIORNAMENTO

MONTAGNA: ATO RIVEDA I TAGLI DEI FONDI AI COMUNI MONTANI.
ORDINE DEL GIORNO PER MANTENERE RISORSE RINVIATO, MA ARGOMENTO APPREZZATO DALL’AULA E SOTTO ATTENZIONE


Discusso nella seduta del Consiglio Regionale del 17 novembre l’ordine del giorno 469 “Fondi ATO Comuni montani – opposizione a proposta taglio”, che ho presentato a settembre.

I Sindaci dei Comuni montani sono molto preoccupati per l’ipotesi di taglio dei fondi Ato dall’attuale 5 per cento al 3 per cento, minimo stabilito per legge. Si tratta infatti di finanziamenti puntuali e certi che servono agli enti montani per lavori di prevenzione del dissesto idrogeologico e hanno permesso, negli ultimi anni, lavori importanti che hanno contenuto i danni in occasione di precipitazioni intense.
La Città Metropolitana di Torino ha riferito ai sindaci di voler diminuire i fondi; il motivo sarebbe il non completo utilizzo delle somme messe a disposizione, da parte di alcune Unioni Montane.
Meglio sarebbe premiare i virtuosi e penalizzare, o aiutare nelle progettazioni, chi non li ha utilizzati negli anni passati. Si tenga conto inoltre che in altre Province, come ad esempio Cuneo, i fondi destinati sono l’8 per cento della tariffa dell’acqua. Si configura così una diseguaglianza tra i diversi territori piemontesi.
Si chiedeva quindi alla Giunta regionale di intervenire per impedire il taglio dei fondi Ato da parte della Città Metropolitana di Torino, come richiesto dai sindaci dei territori montani, e di riequilibrare sul territorio piemontese l’entità percentuale dei fondi dedicati.

Su proposta del Pd, ho accolto la richiesta di sospendere l’ordine del giorno in attesa di ridefinire meglio la questione che si sta dibattendo in tavoli di confronto. Tutte le forze politiche si sono dette d’accordo a monitorare la questione. Ho chiesto al Movimento 5 Stelle di rivedere insieme un testo condivisibile da tutte le forze politiche.


giovedì 12 novembre 2015

RIEPILOGO DEL MESE

Attività in Consiglio Regionale: 
riepilogo del mese 

SANITÀ

Approvata lo scorso 21 ottobre la legge che ho proposto sui tagli ai rimborsi dei Revisori dei Conti delle Asl. Ci saranno notevoli risparmi! Maggiori informazioni cliccando qui

Il 25 novembre dovrebbe entrare in vigore la legge sul riposo minimo garantito nelle aziende sanitarie. Tutti i miei dubbi cliccando qui o direttamente con un breve video che puoi vedere su Youtube

Oftalmico, discussioni in corso. Bocciato il mio ordine del giorno che metteva ordine nel sistema oculistico piemontese. A rischio dal 1° gennaio la chirurgia maggiore per il voto di astensione del PD. Voto favorevole di SEL, M5S, FI, Fratelli d'Italia, Lega...Peccato. Riassunto cliccando qui

PARTECIPAZIONE
Come rappresentante del Piemonte ho partecipato all’assemblea mondiale Calre: leggi l'articolo

Il 29 ottobre ho partecipato ai lavori dell’Assemblea Nazionale Anci (associazione dei Comuni) a Torino.

Il 31 ottobre a Coazze abbiamo accolto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

VARIE
Sono ancora da discutere l’ordine del giorno 389 che prevede gratuità per il trasporto pubblico per i malati talidomidici, e il 469 dal titolo “Fondi Ato – Opposizione a tagli Città Metropolitana Torino”; inoltre l’interrogazione 584 “Molinette – dichiarazioni Prof Salizzoni”. Li trovi a questo link
  
L’ordine del giorno 424 su “Contenimento animali selvatici nocivi - tutela ambientale - permesso di transito su piste mulattiere per specifiche categorie” è stato bocciato; leggi le mie considerazioni sul blog
Di nuovo sollecitato dibattito sulla nomina del Presidente Acsel Valsusa: leggi qui domanda e risposta

DOCUMENTI VOTATI IN CONSIGLIO REGIONALE
Approvato il mio ordine del giorno per la riduzione del costo dell’abbonamento studenti ai mezzi pubblici. Leggi l'articolo

È stato approvato il Piano Ittico, che ho votato convintamene poiché mancava dal 2006.

Approvato il piano di indirizzo generale della Regione sulla programmazione della rete scolastica per l’anno 2016-2017.

Nella seduta del 27 ottobre, l’Assemblea ha approvato all’unanimità l’Ordine del giorno “Contrasto della ludopatia”.
Approvato (senza il mio voto) il riordino delle Province in applicazione della legge Delrio.

MANIFESTAZIONI
Ho partecipato con piacere a diverse manifestazioni sul territorio (anniversario Avis Giaveno, Fiera Franca Oulx, Consegna benemerenza Carabinieri Viù, Gemellaggio Vigili del Fuoco, Festa del Fungo, presentazione libro Cibo in Valigia, Ricordo di Ratti al Rea, Festa del Cevrin a Coazze, PiemonteCuore Vita Day a Rivoli, inaugurazione sede Vab Piemonte). Trovate le fotografie sulla mia pagina facebook, che potete visitare anche se non siete iscritti al social.

mercoledì 11 novembre 2015

BASTA ESECUZIONI, Sì AL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

Foto Lettera43

Oggi il Consiglio Regionale ha votato all'unanimità un ordine del giorno di condanna alle esecuzioni in Iran. Ecco il testo completo

II Consiglio regionale preso atto, da un comunicato diffuso da Amnesty International il 23 luglio 2015, che
dall'inizio del 2015 fino al primo luglio in Iran ci sono state 694 impiccagioni, dato che permette di ipotizzare fine anno, sempre secondo Amnesty International, un numero di esecuzioni superiore mille;
considerato che, in base ai rapporti annuali di Iran Human Rights, nel Paese è possibile riscontrare la presenza di un elevato numero di esecuzioni di minorenni, mentre le notizie di cronaca riportano con assidua frequenza casi di impiccagione di appartenenti a minoranze etniche religiose, con la presenza di alcuni sacerdoti cristiani in carcere per il loro credo;
considerato inoltre che nelle carceri iraniane vengono rinchiusi numerosi giornalisti stranieri, con una conseguente inibizione di una corretta completa informazione sulla situazione del Paese, che non sono infrequenti le notizie che riportano iniziative di censura della rete ai danni dei siti internet che trattano di arte, di questioni sociali, di notizie, nonché nei confronti di blog di social network;
preso atto che alcuni vertici della classe dirigente politica attualmente al potere in Iran hanno in passato rivestito ruoli rilevanti in occasione di iniziative di repressione violenta degli oppositori politici;
rilevato quindi con preoccupazione che la situazione del Paese fa riscontrare una diffusione sistematica della violazione dei diritti delle minoranze, delle donne dei cittadini in genere, tanto che il 5 agosto 2015 l'Alto Commissariato dell'ONU per diritti umani ha espresso le sue preoccupazioni sulla situazione dei diritti umani in Iran;
condanna
con fermezza le impiccagioni e le esecuzioni avvenute in Iran, stigmatizzando le perpetrate violazioni dei diritti umani
invita il Governo
a farsi parte attiva nelle sedi internazionali, tra cui le Nazioni Unite, al fine di adottare soluzioni politiche finalizzate fermare le esecuzioni capitali nel Paese;

valutare l'ipotesi di condizionare ogni negoziato ed ogni rapporto commerciale con l'Iran all'arresto delle impiccagioni al rispetto dei diritti umani.

venerdì 6 novembre 2015

IO SCELGO LA ROSSA

Domenica partecipo a questa iniziativa; siete tutti invitati. Interverrò come Consigliere Regionale della III commissione e come medico.




IO SCELGO LA ROSSA. INIZIATIVA DELLA CIA DI TORINO
PER LA PROMOZIONE DELLA CARNE PIEMONTESE DI QUALITÁ

Domenica 8 novembre | Torino, Piazza Palazzo di Città  | Ore 11,00
c/o mercatino degli agricoltori “La Spesa in Campagna”

Contro gli allarmismi, la disinformazione e il panico indotto nel consumatore, la Confederazione Italiana Agricoltori  ha deciso di lanciare lo slogan “Io scelgo la rossa” per ristabilire la verità sulle corrette modalità del consumo di carne, sul suo apporto nutritivo come alimento e sulla qualità certificata della carne piemontese.

“Io scelgo la rossa” vuole essere insieme un’affermazione individuale per una scelta di consumo consapevole e un movimento collettivo d’informazione, organizzato con il sostegno dei produttori zootecnici iscritti alla Cia di Torino, per raggiungere i consumatori disorientati.

Domenica 8 novembre, alle ore 11.00, la campagna “Io scelgo la rossa” organizza una degustazione pubblica e gratuita di carne cruda e salame piemontesi presso il mercatino di “La Spesa in Campagna” di Piazza Palazzo di Città. Sarà l’occasione per confrontarsi direttamente con produttori ed esperti sulle proprietà nutritive di questi alimenti, sulle modalità di allevamento e controllo delle carni e sull’apporto per una corretta alimentazione.

La zootecnia da carne rappresenta uno dei settori di maggior pregio del sistema agricolo piemontese, con controlli di filiera continui ed estremamente accurati e con attenzione elevata alle modalità di allevamento, alla varietà genetica degli animali, alla loro alimentazione e al benessere animale. La Cia di Torino ritiene che le conclusioni dell’Oms non si possano applicare a un territorio come quello piemontese, dove il consumo di carne rossa e derivati rimane ampiamente  al di sotto dei limiti fissati dall’International Agency for Research on Cancer(Iarc) e dove l’allevamento degli animali avviene per la maggior parte a ciclo chiuso in azienda (nascita, allevamento e nutrizione con foraggio prodotto all’interno della stessa impresa agricola), grazie a un sistema diffuso su tutto il territorio di imprese zootecniche di piccole e medie dimensioni.


“Attraverso le testimonianze dei nostri associati – spiega Roberto Barbero, presidente della Cia di Torino -  abbiamo avvertito che il consumatore è rimasto scosso dagli allarmi diffusi dall’Oms e ha deciso di modificare il contenuto delle proprie buste della spesa.  Con la nostra iniziativa vogliamo rassicurarlo e invitarlo a continuare a scegliere con fiducia la carne piemontese, il cui allevamento coinvolge nella sola provincia di Torino quasi 1200 aziende, perché si tratta di un alimento sano, genuino e dall’elevato apporto nutritivo che certamente va consumato nelle modalità corrette ma non deve abbandonare la nostra tavola ”

mercoledì 4 novembre 2015

RIPOSO MINIMO GARANTITO: COME SI FARÀ?


Nel Consiglio Regionale del 3 novembre ho posto un'interrogazione urgente sul riposo minimo garantito. Per capire di cosa si tratta, un breve video  cliccando qui

Oggi leggo su "IL GIORNO"  


DI SEGUITO, DOMANDA E RISPOSTA 

OGGETTO: Riposo minimo garantito nelle Aziende Sanitarie piemontesi

     Premesso che
·        l'articolo 7 del DLgs n. 66 del 8/04/2003 “Attuazione delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE concernenti taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro” recita che “[...] ferma restando la durata normale dell'orario settimanale, il lavoratore ha diritto a undici ore di riposo consecutivo ogni ventiquattro ore. Il riposo giornaliero deve essere fruito in modo consecutivo[...]”, definendo il cosiddetto “riposo minimo garantito”;
·      l'articolo 17 del Dlgs n. 66 del 8/04/2003 (“Deroghe alla disciplina in materia di riposo giornaliero, pause, lavoro notturno, durata massima settimanale”) derogava l'articolo 7 dello stesso Dlgs;
·     il comma 13 dell'articolo 41 del Decreto Legislativo n. 112 del 6/08/2008 derogava ulteriormente l'articolo 7 del Dlgs n. 66 del 8/04/2003;
·     l'Unione Europea ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia con tutte le conseguenze disciplinari ed economiche che ne sono derivate;
·     il 10 novembre 2014 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 161 del 30/10/2014 “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione Europea”, in vigore dal prossimo 25/11/2015, che, nell'articolo 14 sancisce di fatto l'applicazione immediata della normativa sul riposo minimo garantito.
 

 INTERROGA

                               Il Presidente della Giunta                   

       - sulle misure programmate ed in atto che consentano l'applicazione puntuale della                 Legge n.161 del 30/10/2014. Ed in particolare se: 

  • le consistenze organiche ed i tetti di spesa sono congrui con interventi integrativi rispetto a quanto già assegnato all'azienda, in modo da non causare l'inevitabile contrazione dei servizi sanitari alla popolazione piemontese ed inoltre se le consistenze organiche ed i tetti di spesa per il personale delle Aziende Sanitarie piemontesi sono stati adeguatamente valutati

LA RISPOSTA DELLA GIUNTA


OCULISTICA: NON DEMORDO

Bocciato un mio ordine del giorno per la salvaguardia delle eccellenze dell'Oculistica piemontese, ma non demordo. Sto preparando un altro documento. 
Sintesi:
Premesso che tutte le moderne tecniche di organizzazione sanitaria indicano che gli ospedali specialistici sono anacronistici e che le patologie di tipo oculistico hanno un grado di intensità che necessità un maggior livello di sicurezza interdisciplinare, chiedo alla giunta un impegno sulla salvaguardia dell’elevato livello di specializzazione piemontese. Da Medico affermo che l’oculistica operativa nel suo complesso non può essere materia di terapia ambulatoriale e conosco le capacità di tante strutture del Torinese nell’operatività vitreo-retinica, al punto che sono prese ad esempio per la formazione e ne usufruiscono pazienti provenienti anche da altre Regioni, in specie Liguria e Valle d’Aosta. Per questo ho chiesto che le attuali apparecchiature e strutture dell’Ospedale Oftalmico vengano spostate in blocco in una idonea struttura che possa garantire l’emergenza, l’urgenza, la condivisione delle strumentazioni e delle sale operatorie dedicate; che vengano ritoccate in adeguamento le tariffe di rimborso dei DRG 36 e DRG 42 e che si valuti l’opportunità di restituire alcuni posti letto di ricovero alla chirurgia correlata. I pazienti operati sono circa 1000 all’anno: sarebbe assurdo che - pensando di risparmiare - ci trovassimo al contrario a pagare enormi rimborsi spese alla Lombardia. 





Articolo online cliccando qui



giovedì 29 ottobre 2015

ACSEL VALSUSA, INTERROGAZIONE E RISPOSTA

Martedì 27 in Consiglio Regionale si è discussa la mia interrogazione su Acsel.
Ecco il testo e di seguito la risposta fornita dall'Assessore competente Valmaggia. 




giovedì 22 ottobre 2015

RISPARMI PER LA REGIONE CON LA NUOVA LEGGE SUI REVISORI DEI CONTI



COMUNICATO STAMPA RISPARMI PER LA REGIONE APPROVATA LEGGE CHE RIDUCE INDENNITÀE RIMBORSI COLLEGI SINDACALI ASL 

Il 21 ottobre la Commissione Sanità ha approvato la proposta di legge del Consigliere regionale Alfredo Monaco (Scelta di rete civica) che riduce indennità e rimborsi dei componenti del Collegio sindacale (Revisori dei conti) delle Asl.

Nel dettaglio, la proposta di legge 153 “Modifica della legge regionale n. 10/95, Ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Aziende sanitarie regionali” prevede che ai componenti del Collegio sindacale “spetti una indennità annua lorda pari al 10% degli emolumenti del direttore generale e al presidente del Collegio una maggiorazione pari al 20% di quella fissata per gli altri componenti”. E che ai membri del Collegio sindacale spetti, altresì, “il rimborso delle spese di viaggio sostenute per lo svolgimento dell’incarico, nella misura prevista per i dirigenti regionali e, comunque, per un totale annuo non superiore al 10% dell’indennità annuale lorda”.

Nel suo intervento il Consigliere Regionale Alfredo Monaco (Scelta di rete civica) ha sottolineato: “Recentemente si è potuto constatare che sono stati designati revisori che risiedono in località anche molto distanti rispetto all’Asl di cui si devono occupare e questo, inevitabilmente, implica spese da rimborsare che costituiscono per la collettività un costo che non è appropriato. Con questa legge l’Assemblea regionale intende porre rimedio a una situazione che rischia di comportare un esborso esagerato e assolutamente non in linea con le finalità di contenimento della spesa in atto”.

Hanno votato a favore il Partito democratico e Sel.
Con la sua entrata in vigore, il provvedimento sarà applicato da subito agli attuali componenti del Collegio sindacale. La Giunta regionale, entro novanta giorni, sentita la Commissione consiliare competente, dovrà approvare un regolamento per disciplinare le modalità di computo del rimborso.

“Di fatto, si tratta di una legge che permetterà notevoli risparmi alla Regione”, conclude Monaco.

Torino, 22 ottobre 2015



martedì 6 ottobre 2015

Caccia: respinta iniziativa per il contenimento della fauna selvatica

Da Fotocommunity
Il 29 settembre il Consiglio Regionale ha discusso l’ordine del giorno 424 con il quale chiedevo alla Regione di farsi parte attiva presso i Sindaci per sensibilizzarli “affinché provvedano a favorire il transito su strade, piste forestali e mulattiere di propria competenza dei mezzi motorizzati dei cacciatori autorizzati allo svolgimento delle attività di contenimento selettivo, nei giorni consentiti al prelievo venatorio, previa esposizione di copia del tesserino regionale in corso di validità”.

Questo avrebbe permesso ai cacciatori di poter percorrere con mezzi motorizzati sentieri di montagna e mulattiere altrimenti vietati al transito, nel caso in cui stessero cacciando animali selvatici nocivi che necessitano di procedure selettive di contenimento.

In questo modo – a discrezione dei sindaci – potevano venir meno i vincoli che impediscono oggi ai cacciatori regolarmente in possesso del tesserino regionale di svolgere le attività di contenimento programmate ed autorizzate delle specie selvatiche dannose. Cosa che provoca l'aumento demografico di talune specie e il conseguente aumento del numero di richieste per danni alle coltivazioni da esse prodotti e quindi dei risarcimenti da rifondere agli agricoltori.

Purtroppo il Consiglio Regionale, e in specie parte del Partito Democratico, non ha ritenuto di votare il documento che è stato respinto anche se aveva l'approvazione dell'Assessore competente.

PATATA BIOLOGICA: UN'ASSOCIAZIONE PER PROMUOVERE AGRICOLTURA LOCALE E DI MONTAGNA

Il 24 settembre scorso su invito dell'Assessore Marilena Barone ho partecipato alla serata di presentazione di una nuova iniziativa a Giaveno; si vuole costituire un'associazione per la coltivazione e distribuzione della patata biologica. Nel mio intervento ho sottolineato che si tratta di una lodevole iniziativa degli agricoltori. In un'ottica di prospettiva, per coloro che oggi "sbarcano il lunario" può rappresentare una buona occasione di sviluppo e sarebbe auspicabile dedicare uno spazio mercatale apposito ai produttori locali anche per dare maggiore visibilità nel mercato del sabato. I prodotti devono essere però certificati come prodotti al cento per cento in valle, predisponendo un disciplinare rigido.
Mi sto attivando per verificare quali progetti e bandi europei possono sostenere questa iniziativa.

Clicca qui per leggere l'articolo di Valsusaoggi e vedere la foto

Ancora sui funghi: rassegna stampa

Cliccando sulle immagini si aprono a schermo intero. Buona lettura. 

Luna Nuova 15 settembre 2015

La Valsusa 17 settembre 2015

lunedì 21 settembre 2015

ACSEL VALSUSA: QUALE PRESIDENTE PER L'AZIENDA RIFIUTI

AGGIORNAMENTO 30/9
Testo intervento in Aula 22/9/2015
Interrogazione a risposta immediata n. 649 presentata dal Consigliere Monaco, inerente a "Nomina Presidente del C.d.A. ACSEL S.p.A."

Il tema è ricorrente, si parla di costi della politica. E' un tema che abbiamo affrontato la scorsa settimana con un ordine del giorno votato unanimemente da quest'Aula, quando abbiamo notato che il Ministro per le sue competenze aveva scelto un residente di Avola quale Revisore dei conti di Alessandria; il che significa: 1.500 chilometri, per cui un valore di rimborso spese di 5.000 euro a fronte di uno stipendio lordo annuo di 14.000. Poiché è presente anche l'Assessore competente sulla materia, l'Assessore Saitta, vorrei fare un piccolo inciso: ha rinunciato formalmente soltanto il 18 settembre e credo soltanto con un'e-mail e non con una PEC, per cui anche lì potrebbero generarsi equivoci. Questo detto per inciso.
Su quella falsariga, scopriamo che nella nostra Regione alcuni continuano ad essere poco sensibili alla necessità del costo della politica immaginando sempre che esistano dei curriculum stratosfericamente "belli", che però sono raccolti in modo improprio.
Allora, presso l'ACSEL S.p.A. (Società gestione raccolta rifiuti delle Valli di Susa) si deve scegliere un Presidente, inoltre senza alcun'evidenza pubblica; questo è l'aspetto che mi preme di più di sottolineare. Pertanto, vengono raccolti dei curriculum e alla fine viene scelto un soggetto che è residente a Lucca! Lo stesso soggetto dieci giorni fa ha avuto un incarico a Rieti per gestire una società simile, ha gestito o gestisce ancora i Comuni di Messina e di Capannori ed ha un incarico presso l'Unione Europea a Bruxelles.
Per svolgere quest'attività, per cui è stato nominato soltanto ieri, riceverà un compenso di 12.000 euro lordi l'anno, ma a fianco di questo vi sono 10.000 euro per rimborso spese, 10.000 euro per indennità di missione e non capisco quale sia la differenza e se fa anche reddito, oppure è assimilabile al rimborso spese; inoltre, è stata aggiunta una terza quota e si dovrà discutere, relativamente ai premi di produzione, rispetto ai premi. Credo che lì possa esserci il trucco.
La domanda è la seguente: è pensabile che, con la necessità di rivisitare anche la trasparenza dei costi della politica, esistono ancora delle società, degli enti, peraltro a finanza solida - ricordo che questa società non ha bilanci con pendenze o passività, quindi non serviva un genio, ma una persona normale che continuasse a gestire bene, con questi costi? Insomma, "ci costa più la salsa che il pesce"! 25.000 euro di rimborso spese a fronte di 12.000 euro lorde di compenso. Tra l'altro, il neo Presidente ha appena dichiarato che sarà molto presente in videoconferenza.
Su questi temi credo di porre una questione; soprattutto sull'evidenza pubblica dei bandi, che siano trasparenti il più possibile, come facciamo per esempio per le nomine di quest'Aula, e che siano estesi il più possibile a tutti, che cosa è accaduto e come si può procedere successivamente in casi analoghi. *************






Domani sapremo qualcosa di più. 
Io ho fatto la mia parte, con l'interrogazione depositata il 30 luglio e quella a risposta immediata (question time) presentata giovedì 17 settembre. Intanto, un po' di documentazione e rassegna stampa. 





Luna Nuova 18 settembre 2015

SOLDI PER LA MONTAGNA: NO AL TAGLIO DEI FONDI ATO

I sindaci sono preoccupati...  la Città Metropolitana di Torino vuole ridurre i fondi per la manutenzione della montagna. 

Lavori nell'alveo di un fiume
Con un ordine del giorno chiedo alla Giunta di adoperarsi perché non succeda. 


MONTAGNA, MONACO (RETE CIVICA): ATO RIVEDA I TAGLI DEI FONDI AI COMUNI MONTANI

Presentato giovedì 17 settembre un ordine del giorno presso il Consiglio Regionale per opporsi ai tagli dei fondi Ato ai Comuni montani.
“I Sindaci dei Comuni montani sono molto preoccupati per l’ipotesi di taglio dei fondi Ato dall’attuale 5 per cento al 3 per cento, minimo stabilito per legge – dichiara il Consigliere Regionale Alfredo Monaco (Scelta di Rete Civica) – Si tratta infatti di finanziamenti puntuali e certi che servono agli enti montani per lavori di prevenzione del dissesto idrogeologico e hanno permesso, negli ultimi anni, lavori importanti che hanno contenuto i danni in occasione di precipitazioni intense”.
La Città Metropolitana di Torino ha riferito ai sindaci di voler diminuire i fondi; il motivo sarebbe il non completo utilizzo delle somme messe a disposizione, da parte di alcune Unioni Montane.
“Meglio sarebbe premiare i virtuosi e penalizzare, o aiutare nelle progettazioni, chi non li ha utilizzati negli anni passati – continua Monaco – Si tenga conto inoltre che in altre Province, come ad esempio Cuneo, i fondi destinati sono l’8 per cento della tariffa dell’acqua. Si configura così una diseguaglianza tra i diversi territori piemontesi”.
Si chiede quindi alla Giunta regionale di intervenire per impedire il taglio dei fondi Ato da parte della Città Metropolitana di Torino, come richiesto dai sindaci dei territori montani, e di riequilibrare sul territorio piemontese l’entità percentuale dei fondi dedicati.


Eco del Chisone 16 settembre 2015

martedì 15 settembre 2015

BASTA SPRECHI IN RIMBORSI SPESE: PASSA IL MIO ORDINE DEL GIORNO. PRESTO ALL'ESAME PROPOSTA DI LEGGE CON TETTI MASSIMI DI SPESA

COMUNICATO STAMPA

SANITÀ, MONACO (RETE CIVICA): BASTA SPRECHI CON I RIMBORSI SPESE PER I REVISORI DEI CONTI DELLE AZIENDE SANITARIE.
NOMINE MINISTERI TENGANO CONTO TERRITORIALITÀ E TETTI MASSIMI DI SPESA.

La Regione si impegna affinché il Governo faccia più attenzione alle nomine dei sindaci (revisori dei conti) delle aziende sanitarie. Il caso sollevato dal consigliere Alfredo Monaco (Rete Civica) è partito da un episodio singolo ma è diventato questione di carattere generale.
L’ordine del giorno 449 è stato approvato nella seduta del Consiglio Regionale del 15 settembre (34 sì, 2 non votanti) e l’assessore alla sanità Antonio Saitta si è impegnato a portare avanti l’impegno presso la Conferenza Stato-Regioni.

A questo fa seguito una proposta di legge già depositata, che sarà valutata in commissione in sede legislativa, per far sì che i revisori dei conti abbiano un tetto massimo di spesa per i rimborsi.

“Sono soddisfatto dell’esito positivo della mia proposta, che va in coerenza con la diminuzione del numero dei componenti del collegio, da 5 a 3 – dichiara il Consigliere Regionale piemontese Alfredo Monaco (Scelta di Rete Civica per Chiamparino) – Ora che ho incassato il voto favorevole di maggioranza ed opposizione, porterò avanti con più forza la proposta di legge che stabilirà un tetto massimo ai rimborsi spese”.

Infatti, gli emolumenti per i componenti dei collegi sindacali sono pari al dieci per cento dello stipendio lordo di un dirigente regionale; ma per quanto riguarda i rimborsi spese al momento non c’è limite massimo. Nella Proposta di legge si riduce questo importo al dieci per cento del rimborso previsto per un dirigente regionale in missione”.

Chiaro che a questo punto sia chi nomina sia chi viene nominato avrà maggiore interesse a una particolare attenzione alla territorialità del suo incarico.

“L’altro aspetto importante della norma che ho predisposto è che nei bilanci di tutti gli enti coinvolti si potranno scrivere cifre certe per i rimborsi, anziché cifre variabili secondo le spese”, conclude il Consigliere Regionale Alfredo Monaco.


Torino, 15 settembre 2015 

COLLEGIO SINDACALE ASL E ASO: INTERROGAZIONE E PROPOSTA DI LEGGE

Vi ricordate del "caso" Cannata, il revisore dei conti che il Ministero della Salute ha nominato all'Azienda Ospedaliera di Alessandria, da Avola in Sicilia? 


Cannata ha dichiarato ai giornali che rinuncia all'incarico, ma non vi è traccia di documento scritto...
OGGI 15 settembre in Consiglio Regionale si discute il mio ordine del giorno (n. 449) in proposito. 
Inoltre, ho presentato una proposta di legge affinché questi sprechi non si ripetano più, la trovate di seguito. 
In sintesi, se passa, i revisori dei conti avranno diritto a rimborso spese PER UN TOTALE ANNUO MASSIMO DEL 10 PER CENTO DELL'INDENNITÀ ANNUALE LORDA.



ORDINE DEL GIORNO 
OGGETTO: NOMINA RAPPRESENTANTE MINISTERIALE COLLEGIO SINDACALE ASO SS. ANTONIO E BIAGIO E CESARE ARRIGO - ALESSANDRIA

Premesso che
-          è in corso il rinnovo del collegio sindacale dell’azienda ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria per il prossimo triennio;
-          la Regione Piemonte è chiamata ad indicare il nominativo del proprio rappresentante;
-          che il 22 luglio 2015 il Ministero della Salute ha provveduto ad indicare il proprio rappresentante e a comunicarlo al Direttore della Aso in oggetto e alla Direzione Sanità della Regione Piemonte con nota protocollata il 23 luglio, a firma del Capo di Gabinetto del Ministro, Cons. Giuseppe Chinè;
-          che il rappresentante designato è il Dott. Giovanni Luca Cannata, sindaco del Comune di Avola in provincia di Siracusa;
-          che il curriculum vitae del Dott. Cannata è certamente ricco di esperienze professionali;

Considerato che

-          Si tratta di una persona residente nel Comune di Avola (provincia di Siracusa), Comune in cui ricopre anche la carica di sindaco a partire dal 2012, oltre che essere Vice Presidente Vicario Anci Sicilia e Consigliere nazionale Anci;
-          Il Dottor Cannata risulta essere indagato per turbativa d’asta e truffa in merito a lavori per la realizzazione di impianti fotovoltaici in alcuni edifici pubblici di Avola (Sicilia.it, 19 maggio 2015 e altri quotidiani);


Considerato inoltre che
-          Il Ministero della Salute proprio in questi giorni annuncia di dover tagliare miliardi di euro di spesa sanitaria considerata impropria;
-          Che per motivi di costo (rimborso spese viaggio) e di funzionalità (lontananza effettiva del Sindaco del collegio sindacale) sarebbe forse stato meglio, per ragioni di opportunità, nominare persona altrettanto competente ma residente più vicina all’Azienda di cui si deve occupare;
-          che la persona nominata dal Ministero è indagata (seppure valga la presunzione di innocenza fino al giudizio);
-          che l’opinione pubblica è particolarmente sensibile a casi di sprechi di denaro pubblico e di incarichi multipli ricoperti dalle stesse persone;
       
Il Consiglio regionale impegna la Giunta

- A impegnarsi presso il Ministero della Salute per conoscere le motivazioni che hanno condotto alla scelta di tale rappresentante;

- A chiedere al Ministero della Salute che sia revocata la nomina del Dottor Cannata ed eventuali altre nomine con le medesime caratteristiche;

- A impegnarsi presso il Ministero della Salute e presso il Ministero delle Finanze affinché venga inserita come regola della scelta, nel futuro, in merito alla designazione dei rappresentanti ministeriali presso i Collegi sindacali, non soltanto la valutazione dei curricula, ma anche il criterio di territorialità e di minor spesa possibile per le Casse dello Stato.  

             

ED ECCO LA PROPOSTA DI LEGGE

Proposta di modifica della legge regionale 24 gennaio 1995, n. 10 (Ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Aziende Sanitarie Regionali)

RELAZIONE


Il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 recante “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421” all’articolo 3, comma 1-quater, nell’ambito della disciplina dell’organizzazione delle Unità sanitarie locali, prevede il collegio sindacale quale organo delle Aziende sanitarie regionali.
Il collegio sindacale dura in carica tre anni ed è composto da tre membri, di cui uno designato dal Presidente della Giunta regionale, uno dal Ministro dell'economia e delle finanze e uno dal Ministro della salute (art. 3-ter, comma 3 del d. lgs. 502/1992). Tale composizione discende dagli impegni assunti in occasione della sottoscrizione, il 10 luglio 2014, del Patto per la Salute per gli anni 2014-2016 (art. 13) nonché dall’art. 1 comma 574 della legge 23 dicembre 2014 n. 190 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015) i quali hanno ridotto il numero dei componenti, che erano 5 in precedenza.
Per quanto riguarda i requisiti, i componenti del collegio sindacale sono scelti tra gli iscritti nel registro dei revisori contabili istituito presso il ministero di Grazia e giustizia, ovvero tra i funzionari del ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica che abbiano esercitato per almeno tre anni le funzioni di revisori dei conti o di componenti dei collegi sindacali (articolo 3-ter, comma 3 del d. lgs. 502/1992). I requisiti per la nomina dei componenti dei collegi sindacali devono garantire elevati standard di qualificazione professionale (art. 1 comma 574 della legge 190/2014).
Per quanto attiene il trattamento economico complessivo da corrispondere, l’art. 3, comma 13, del d. lgs. n. 502/1992 sancisce che l'indennità annua lorda è fissata in misura pari al 10% degli emolumenti del direttore generale dell'unità sanitaria locale e che al presidente del collegio compete una maggiorazione pari al 20% dell'indennità fissata per gli altri componenti.
Pertanto la determinazione dell'indennità spettante ai membri del collegio sindacale deriva dalla normativa statale, che la commisura - in una percentuale espressamente indicata - agli emolumenti del direttore generale dell'azienda sanitaria locale.
A livello regionale, la legge 24 gennaio 1995, n. 10 (Ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Aziende Sanitarie Regionali) al comma 13 dell’articolo 13 riprende fedelmente il contenuto della disposizione statale, integrandola con la specificazione che ai componenti del collegio sindacale spetta, altresì, il rimborso delle spese di viaggio sostenute per lo svolgimento dell'incarico, nella misura prevista per i dirigenti regionali.
L’articolo 5 della l.r. 13 aprile 1995, n. 64 (Norme di salvaguardia per la programmazione sanitaria regionale) reca poi l’interpretazione autentica del citato articolo 13, comma 13, della l.r. 10/1995 e specifica che il rimborso delle spese di viaggio sostenute per lo svolgimento dell'incarico nella misura prevista per i dirigenti regionali, è interpretato nel senso della rimborsabilità delle spese connesse al viaggio e, quindi, comprensive, oltre che delle spese relative all'uso di un mezzo di trasporto, anche di quelle relative al vitto ed alloggio, se dovute ai sensi della normativa regionale di riferimento e nella misura dalla stessa stabilita.
L’avvenuta riduzione del numero dei componenti del collegio sindacale ha determinato un’inevitabilmente compressione dello spazio di designazione riservato alla Regione (da 2 a 1 componente) rispetto a quelli di nomina ministeriale, con conseguenze che rischiano, però, di vanificare il tentativo di efficientamento dei costi degli apparati amministrativi individuato dal Patto della Salute 2014-2016.
Si è infatti potuto constatare, di recente, che sono stati designati revisori che risiedono in località anche molto distanti rispetto all’ASL di cui si devono occupare e questo, inevitabilmente, implica  spese da rimborsare che costituiscono per la collettività un costo che non è appropriato.
Quanto è accaduto potrebbe ancora capitare in quanto, in assenza di un’espressa disciplina a livello statale riguardo ai rimborsi spese per i componenti dei collegi sindacali, non sono individuate regole per la scelta del soggetto da designare che tengano conto anche del criterio di territorialità e di minor spesa (fermo restando il possesso dei requisiti illustrati in precedenza).
Si intende così porre rimedio ad una situazione che rischia di comportare un esborso esagerato che non è assolutamente in linea con le finalità di contenimento della spesa e, anzi, determina un enorme aggravio mentre sono in atto tagli di miliardi nella sanità pubblica.
La presente proposta di legge intende quindi intervenire per ridefinire le modalità di determinazione dell’ammontare del rimborso in questione e, a tal fine, modifica il comma 13 dell’art. 13 della l. r. 10/1995.
La nuova formulazione, fermo restando che il parametro di riferimento resta il rimborso nella misura prevista per i dirigenti regionali, introduce la precisazione che lo stesso spetta, comunque, per un totale annuo massimo del 10% dell’indennità annuale lorda, rinviando ad uno specifico  regolamento della Giunta regionale le modalità di computo.

PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE



Proposta di modifica della legge regionale 24 gennaio 1995, n. 10 (Ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Aziende Sanitarie Regionali)

 Art. 1

(Modifica all’articolo 13 della l.r. 10/1995)

“13. Ai membri del Collegio sindacale spetta una indennità annua lorda pari al 10 per cento degli emolumenti del direttore generale. Al Presidente del Collegio spetta una maggiorazione pari al 20 per cento di quella fissata per gli altri componenti. Ai membri del Collegio sindacale spetta, altresì, il rimborso delle spese di viaggio sostenute per lo svolgimento dell'incarico, nella misura prevista per i dirigenti regionali e, comunque, per un totale annuo non superiore del 10 per cento dell’indennità annuale lorda. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge, sentita la commissione consiliare competente, approva un regolamento per disciplinare le modalità di computo del rimborso.”.