Sintesi:
Premesso che tutte le moderne tecniche di organizzazione sanitaria
indicano che gli ospedali specialistici sono anacronistici e che le patologie
di tipo oculistico hanno un grado di intensità che necessità un
maggior livello di sicurezza interdisciplinare, chiedo alla giunta un impegno
sulla salvaguardia dell’elevato livello di specializzazione piemontese. Da
Medico affermo che l’oculistica operativa nel suo complesso non può essere
materia di terapia ambulatoriale e conosco le capacità di tante strutture del
Torinese nell’operatività vitreo-retinica, al punto che sono prese ad esempio
per la formazione e ne usufruiscono pazienti provenienti anche da altre
Regioni, in specie Liguria e Valle d’Aosta. Per questo ho chiesto che le attuali apparecchiature e strutture
dell’Ospedale Oftalmico vengano spostate in blocco in una idonea struttura che
possa garantire l’emergenza, l’urgenza, la condivisione delle strumentazioni e
delle sale operatorie dedicate; che vengano ritoccate in adeguamento le tariffe
di rimborso dei DRG 36 e DRG 42 e che si valuti l’opportunità di restituire
alcuni posti letto di ricovero alla chirurgia correlata. I pazienti operati
sono circa 1000 all’anno: sarebbe assurdo che - pensando di risparmiare - ci
trovassimo al contrario a pagare enormi rimborsi spese alla Lombardia.
Articolo online cliccando qui
Nessun commento:
Posta un commento