MONTAGNA: ATO RIVEDA I TAGLI DEI FONDI AI COMUNI MONTANI.
ORDINE DEL GIORNO PER
MANTENERE RISORSE RINVIATO, MA ARGOMENTO APPREZZATO DALL’AULA E SOTTO
ATTENZIONE
Discusso
nella seduta del Consiglio Regionale del 17 novembre l’ordine del giorno 469 “Fondi ATO Comuni montani
– opposizione a proposta taglio”, che ho presentato a settembre.
I Sindaci dei Comuni montani sono molto
preoccupati per l’ipotesi di taglio dei fondi Ato dall’attuale 5 per cento al 3
per cento, minimo stabilito per legge. Si tratta infatti di finanziamenti puntuali e certi che servono agli
enti montani per lavori di prevenzione del dissesto idrogeologico e hanno
permesso, negli ultimi anni, lavori importanti che hanno contenuto i danni in
occasione di precipitazioni intense.
La
Città Metropolitana di Torino ha riferito ai sindaci di voler diminuire i
fondi; il motivo sarebbe il non completo utilizzo delle somme messe a
disposizione, da parte di alcune Unioni Montane.
Meglio sarebbe premiare i virtuosi e
penalizzare, o aiutare nelle progettazioni, chi non li ha utilizzati negli anni
passati. Si tenga conto inoltre che in altre Province, come ad esempio Cuneo, i fondi
destinati sono l’8 per cento della tariffa dell’acqua. Si configura così una
diseguaglianza tra i diversi territori piemontesi.
Si
chiedeva quindi alla Giunta regionale di intervenire per impedire il taglio dei
fondi Ato da parte della Città Metropolitana di Torino, come richiesto dai
sindaci dei territori montani, e di riequilibrare sul territorio piemontese
l’entità percentuale dei fondi dedicati.
Su
proposta del Pd, ho accolto la richiesta di sospendere l’ordine del
giorno in attesa di ridefinire meglio la questione che si sta dibattendo in
tavoli di confronto. Tutte le forze politiche si sono dette d’accordo a
monitorare la questione. Ho chiesto al Movimento 5 Stelle di rivedere
insieme un testo condivisibile da tutte le forze politiche.
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