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giovedì 23 novembre 2017

Lettera ai Medici Chirurghi di Torino e Provincia



  Gentile Collega,

i prossimi 25, 26 e 27 novembre siamo tutti chiamati a rinnovare il Consiglio Direttivo dell'Ordine Professionale della provincia di Torino, destinato ad avere un rilievo sempre crescente, alla luce della normativa di riordino già approvata alla Camera dei Deputati e delle importanti sfide che ci attendono sul panorama medico-scientifico.

 E' arrivata l'ora di restituire al nostro Ordine il ruolo di baluardo coraggioso nella difesa della nostra dignità professionale, nella tutela del nostro benessere psicofisico, specie negli ambienti di lavoro, con l'opportuna attenzione ai giovani colleghi, che rappresentano il nostro futuro. 

 Non ci sono più consentiti l'attuale timidezza ed il silenzio assordante su aspetti e questioni che impattano enormemente sulla qualità del nostro lavoro e delle nostre vite: un disagio crescente sfocia sempre più in situazioni di burnout, che proliferano quando siamo stretti tra l'elevata responsabilità che ci richiede la professione e l'assenza di tutele e attenzioni da parte di chi dovrebbe camminare quotidianamente al nostro fianco. Sorprende l'elevata incidenza di questi fenomeni tra i Medici di Medicina Generale e gli Specialisti Ambulatoriali, ampiamente rappresentati dai massimi responsabili sindacali nel Consiglio uscente.

 La marea montante delle culture fai-da-te e delle diffuse posizioni anti-scientifiche rende particolarmente sconcertanti il silenzio su temi come le vaccinazioni o l’apertura a pratiche mediche non fondate sull’evidenza scientifica dei dati: l'Ordine è tenuto a prendere posizione su questi ed altri temi scomodi, e non può continuare a sfuggire alle proprie responsabilità ed a mancare nella difesa della scienza medica, sempre sotto attacco polemico da più parti. Ritengo che l’obbligatorietà delle vaccinazioni rappresenti un insuccesso dell'attuale sistema, poiché anche una maggiore e seria presenza dell’Ordine sarebbe stato sufficiente a mantenere alto il tasso dei vaccinati, anche senza misure coercitive.

 Analizzando il bilancio dell'Ordine, irritano, tra gli altri, i circa 160 mila euro spesi in “Comunicazione”, pari al doppio degli 81 mila che invece figurano per “Aggiornamento e Formazione”: noi crediamo fermamente che vi sia un'inversione colpevole rispetto agli interessi della classe medica, essendo più opportuno un investimento contrario, principalmente per i giovani colleghi che si affacciano alla nostra affascinante professione. 

 A decadenza dell''Ordine si traduce inevitabilmente nella disaffezione degli iscritti e nella scarsa partecipazione alla vita ordinistica. Particolarmente grave è il dato dell'assenteismo elettorale: forse è il metodo artatamente scelto per mantenere lo status quo ante, che noi rifuggiamo con tutte le nostre forze e con l'impegno che intendiamo riversare in tutte quelle caselle lasciate per troppo tempo vuote e prive di contenuti di merito e sostanza.  MediTo in Ordine” è una aggregazione di professionisti dotati di peculiarità culturali specifiche di ogni aspetto della vita medica: medici di Medicina Generale, Specialisti Ambulatoriali ed Ospedalieri delle diverse discipline, impegnati quotidianamente sul fronte lavorativo, anche all'interno della prestigiosa Università degli Studi di Torino. Il nostro impegno si propone di entrare a gamba tesa, di non lasciare che il tempo scorra senza che un ventaglio di solide soluzioni e motivanti strategie non preservino, costruiscano e difendano l'inviolabilità della nostra dignità professionale. 

      Le idee sono molte e, forse, rivoluzionarie nella loro semplicità, come:
-            mantenere l’investimento in comunicazione, principalmente esterna, orientandola ad un solido ed energico sostegno della “best practice” supportata dall'evidenza scientifica dei dati, vigilando con particolare assiduità su questi confini;
-            quadruplicare l'attuale stanziamento per “Aggiornamento e Formazione”, di cui almeno il 60% in favore dei colleghi più giovani, coinvolgendo le migliori risorse culturali fra gli iscritti per irrobustirne i contenuti dell’offerta formativa;
-            incremento ed istituzione di nuovi servizi in tre direzioni di tutela: assistenza legale, assicurativa (responsabilità professionale) e contrattuale, a supporto del professionista e del suo lavoro quale risposta alla complessa domanda sanitaria;
-            assistenza agli iscritti per l’interpretazione di norme, regolamenti e novità in tema di salute pubblica; 
-            partecipazione attiva alle strategie di diffusione della cultura dell'emergenza e della defibrillazione precoce, specie nelle scuole e negli ambienti sportivi, ma anche nei centri aggregativi e nei condomini;
-            il Consiglio itinerante: le sedute del consiglio si terranno nei Distretti, negli Ospedali e dovunque i professionisti siano impegnati in prima linea, senza rinchiudersi nella lussuosa Villa Raby, per un contatto continuo ed empatico con gli iscritti all’Albo.
 Personalità, coraggio e determinazione non ci mancano e “MediTo in Ordine” si candida a tutela ed al servizio di tutti i Medici, e quindi dei loro pazienti, con l'equilibrio e la decisione che rappresenteranno un'iniezione di freschezza nel grigiore della mera sopravvivenza ordinistica.
Se è stata capace di arrivare al tuo cuore ed averne la fiducia, la squadra che ho il privilegio di guidare non avrà il tempo di vivere il particolare prestigio immobiliare di Villa Raby, la lussuosa casa di tutti i Medici di Torino e provincia: il mio obiettivo e la mia promessa è di rimanere sul campo, quotidianamente al fianco dei colleghi, operativo sui problemi e sulle necessità del nostro Ordine, che ha particolare bisogno di essere rianimato e di tornare alla gloria che merita e che meritiamo tutti noi.
            Con cordialità,

             Torino, 20/11/2017                                                                   Alfredo Monaco