Approvata all'unanimità lo scorso martedì la mozione
n. 528 che ho sottoscritto, inerente "Creazione di una rete virtuosa di soggetti formati all'uso del
defibrillatore e mappatura apparecchi DAE sul territorio regionale".
Ecco il mio intervento in aula:
Grazie, Presidente.
Questa è una mozione che tocca un tema di particolare rilevanza.
Si tratta di strumentazioni che oggi hanno costi sempre più contenuti, ma
vengono, il più delle volte, utilizzate o erogate ai territori mediante
donazioni o gruppi di volontari che raccolgono fondi per arricchire dei
territori. Ad oggi, la Regione Piemonte non si era ancora dotata, e non si è
ancora dotata, di uno strumento organico che possa arricchire tutto il
territorio, con consapevolezza e cognizione di quello che succede. Possono
esserci territori o strutture che hanno strumentazioni ubicate relativamente
una vicina all'altra, oppure un deserto lungo chilometri, di cui nessuno ne ha
consapevolezza e coscienza.
E' importante quello che
sta facendo la Giunta, è importante quella mozione. Credo che sia importante il
punto di partenza da cui è cominciato, dando un segnale assolutamente
innovativo rispetto al passato. Credo che bisogna investire molto sulla
formazione e sull'informazione di questi strumenti, che sono facilissimi da
utilizzare.
Ci sono dei corsi e dei formatori specifici che vanno aiutati e
sostenuti ma, soprattutto, occorre che la Regione si faccia carico, in
prospettiva, di costruire una vera rete con una logica di dove allocare e come
allocare queste strumentazioni sul territorio. Il passaggio è fondamentale e
importante, ma molto spesso può capitare che la macchina sia in un posto dove
le persone non sanno che esiste, oppure non hanno idea di come si possa
utilizzare.
Bisogna anche, secondo me, arricchire, informare e andare oltre,
ricordando che è accaduto che uno di questi strumenti fu rubato in una nostra
cittadina in provincia di Torino. Il segnalatore che per qualche ora continua a
dare le informazioni di dove si trova l'apparecchio indicava esattamente la
logistica del posto, ma - ahimè - purtroppo le forze dell'ordine non hanno
potuto fare irruzione perché non c'era un mandato e in quel momento non c'era
un giudice che poteva emetterlo. Poi il segnalatore si è spento e quando sono
potuti entrare, l'apparecchio non c'era più.
Ecco, credo che questi atti di vandalismo siano pericolosi, ma
bisogna anche individuare degli strumenti per poter intervenire laddove
esistono fenomeni che non so nemmeno se definire di vandalismo o di
sciacallaggio: non hanno alcun senso; tra l'alto, sono strumentazioni che non
hanno nemmeno un mercato, quindi è fuori da ogni logica. In sostanza,
determinati atti arrecano solo un danno al territorio e ai cittadini che
potrebbero avere bisogno di tali strumentazioni, che credo rappresentino delle
vere e proprie assicurazioni che garantiamo ai nostri cittadini sui territori.
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