Oggi mercoledì 20 maggio ho incontrato il nuovo Direttore
Generale dell’Asl to3, Flavio Boraso. Innanzitutto ho espresso le mie
felicitazioni per il nuovo incarico, la nomina a una Asl “difficile” è certo il
riconoscimento per un’eccellente carriera professionale. Non c’è dubbio infatti
che la nostra sia un’azienda molto complessa. Ho trovato un Direttore
preoccupato, perché se da una parte nel corso degli anni ci sono stati massicci
investimenti sulle strutture edilizie ospedaliere (si veda la nuova Susa, i
lavori a Rivoli, quelli in corso a Pinerolo e l’ala nuova di Giaveno), dall’altra
nell’anno appena trascorso sono stati spesi solamente 80mila euro per le
attrezzature. Vi sono ad esempio apparecchiature per la radiologia vecchie di
dieci anni, che costano molto in manutenzioni e riparazioni e non danno gli
stessi risultati di apparecchiature più recenti e tecnologicamente più avanzate.
Il nuovo Direttore Generale Boraso intende puntare molto su
questo aspetto, e mi trova d’accordo, per uscire dalla situazione devastata
dell’Asl To 3. Anche la mancanza di personale è una criticità, ma lo è a
livello generale di tutta la sanità piemontese, mentre sulle strumentazioni, sulle
dotazioni materiali, il problema sembra essere in particolare di questa azienda
sanitaria. Ho garantito la mia disponibilità a sostenere, come persona che
conosce l’azienda dall’interno, con stimoli e consigli qualora richiesti, il
suo complicato lavoro.
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