Ho presentato venerdì 13 maggio una proposta di legge regionale per l’istituzione del “REGISTRO REGIONALE DEI CONTRASSEGNI DISABILI”
Obiettivo: favorire la più ampia mobilità delle persone diversamente abili sul territorio regionale, consentendone una sempre maggiore inclusione sotto il profilo sociale.
Infatti,
ad oggi, la circolazione e la sosta nelle zone a traffico limitato e nelle aree
pedonali urbane è consentita, ai sensi del DPR 503/1996, a tutti i veicoli al
servizio di persone detentrici di contrassegno disabile, qualora a tale aree
sia autorizzato l'accesso anche a una sola categoria di veicoli per
l'espletamento di servizi di trasporto di pubblica utilità. Il contrassegno
disabili viene rilasciato dal comune di residenza, a seguito di apposita
documentata istanza, e ha validità nazionale.
Il
continuo incremento delle zone a traffico limitato nelle città della regione,
con conseguente incremento dei controlli telematici degli accessi, rende sempre
più indispensabile uno strumento in grado di snellire l'aggravio burocratico
venutosi a creare, sia per le amministrazioni, relativo al controllo dei titoli
autorizzativi emessi e agli eventuali adempimenti conseguenti, sia per i
disabili tenuti a segnalare tempestivamente, in caso di passaggio in comuni
diversi da quello che ha rilasciato il contrassegno, le targhe dei veicoli al
loro servizio al fine di non incorrere in sanzioni non dovute.
Per ovviare a tale problematica alcuni comuni
dell’Emilia-Romagna, con il comune di Bologna quale capofila, hanno aderito a
un progetto volto alla realizzazione di una banca dati regionale per la
regolazione degli accessi delle persone diversamente abili nelle aree a
traffico limitato.
Anche
la presente proposta di legge, proprio nell’ottica di perseguire i principi di
efficacia ed efficienza evitando, da un lato, al disabile di dover segnalare
ogni suo spostamento e, dall’altro, le difficoltà connesse all’esperimento dei
controlli da parte delle amministrazioni comunali, ha previsto l’istituzione
del Registro informatico regionale dei contrassegni disabili, gestito
dalla Regione e implementato dai comuni che aderiscono all’iniziativa mediante
la sottoscrizione di appositi protocolli d’intesa (articoli 1 e 2). La
sottoscrizione può avvenire direttamente o per il tramite delle associazioni
degli enti locali piemontesi.
Le
modalità di istituzione, implementazione e utilizzo del Registro verranno
individuate con apposito provvedimento della Giunta regionale.
Infine, nella proposta di legge è stata inserita
una clausola valutativa finalizzata al monitoraggio costante dei risultati
ottenuti grazie all’approvazione della legge. Detto monitoraggio avviene
tramite la predisposizione da parte della Giunta regionale di una relazione da
presentare al Consiglio che, sulla base dei dati in essa contenuti, può valutare eventuali miglioramenti al testo di
legge.
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