Arrivati a metà mandato del
Consiglio Regionale, mi sembra giusto stilare un breve bilancio della mia
attività a Palazzo Lascaris. Come promesso da candidato, ho dedicato gran parte
della mia attività di Consigliere al miglioramento della qualità dei servizi sanitari sia per i cittadini che per gli
operatori del settore, intervenendo su questioni specifiche nei diversi
ospedali e su altre più generali inerenti la gestione organizzativa.
Finalmente si esce dal Piano
di Rientro: avendo ora sotto controllo la disastrosa situazione debitoria
ereditata dal passato, si esce dal vicolo cieco dell’impossibilità a decidere
sui temi di sanità, e quindi si può tornare anche ad assumere personale in
ambito sanitario.
La mia azione è contro gli sprechi evitabili: dall’anno scorso,
grazie a una mia proposta di legge, si recuperano circa due milioni di euro
all’anno – restituiti ai malati in servizi – semplicemente rivedendo le norme
sui revisori dei conti nelle aziende sanitarie.
Continuo a preoccuparmi del
miglioramento delle condizioni di accoglienza e trattamento di chi si rivolge
ad ospedali piuttosto che ad ambulatori per chiedere aiuto; così come mi sta a
cuore il benessere delle condizioni lavorative degli operatori, battendomi per
migliorarle.
Ma molto c’è ancora da fare!
Anche sulla disabilità ho cercato di dare un
contributo: ho proposto, ad esempio, un registro dei contrassegni che permetta
di entrare nelle aree ZTL dei diversi comuni piemontesi senza doversi
preoccupare di fare telefonate preventive ai singoli Comandi di Polizia
Municipale piuttosto che far ricorso al Prefetto; così come l’idea di
scorporare dal calcolo dell’Isee l’assegno di accompagnamento e infine portando
avanti una proposta di legge per tirocini lavorativi in favore di chi ha
difficoltà riconosciute.
Un altro risparmio è l’abolizione della pensione ai genitori degli stranieri
(assegno sociale ai genitori ricongiunti di extracomunitari residenti in
Italia). Sì, avete capito bene: si tratta di una norma che considero non equa
verso gli Italiani, persino scandalosa. Nel solo Piemonte spendiamo oltre 17
dei 350 milioni che regaliamo in Italia ai genitori degli stranieri. Ho scritto
una legge che elimina questa vergogna e spero che verrà discussa ed approvata
nei prossimi mesi.
Sempre in temi di minore spesa (e ricordo che il
Consiglio Regionale ha risparmiato e restituito quest’anno 6 milioni e 700 mila
euro) ho appreso con simpatia che un autorevole onorevole ha proposto –
semplificando - di equiparare lo stipendio dei politici al reddito della loro
vita precedente l’elezione, esattamente la proposta che avevo fatto io nel
2015. Peccato che non sia stato fatto.
Il racconto di 30 mesi di
intenso lavoro fra la gente ed in aula non si esaurisce, ovviamente, in questi
risultati sinteticamente riportati.
Allo stesso tempo non ho
ovviamente sottratto il medico al territorio e, sebbene in aspettativa e senza
assegno, continuo ad essere al servizio di chi ha bisogno. Questo perché penso
che un chirurgo è patrimonio sia della gente che dell’ospedale e va conservato.
Sperando che sia stato
gradito questo resoconto l’augurio, con il Nuovo Anno, è di serenità e maggiore
sicurezza per le famiglie.
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