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martedì 10 gennaio 2017

CARO AMICO TI SCRIVO...






Arrivati a metà mandato del Consiglio Regionale, mi sembra giusto stilare un breve bilancio della mia attività a Palazzo Lascaris. Come promesso da candidato, ho dedicato gran parte della mia attività di Consigliere al miglioramento della qualità dei servizi sanitari sia per i cittadini che per gli operatori del settore, intervenendo su questioni specifiche nei diversi ospedali e su altre più generali inerenti la gestione organizzativa.
Finalmente si esce dal Piano di Rientro: avendo ora sotto controllo la disastrosa situazione debitoria ereditata dal passato, si esce dal vicolo cieco dell’impossibilità a decidere sui temi di sanità, e quindi si può tornare anche ad assumere personale in ambito sanitario.

La mia azione è contro gli sprechi evitabili: dall’anno scorso, grazie a una mia proposta di legge, si recuperano circa due milioni di euro all’anno – restituiti ai malati in servizi – semplicemente rivedendo le norme sui revisori dei conti nelle aziende sanitarie.
Continuo a preoccuparmi del miglioramento delle condizioni di accoglienza e trattamento di chi si rivolge ad ospedali piuttosto che ad ambulatori per chiedere aiuto; così come mi sta a cuore il benessere delle condizioni lavorative degli operatori, battendomi per migliorarle.
Ma molto c’è ancora da fare!

Anche sulla disabilità ho cercato di dare un contributo: ho proposto, ad esempio, un registro dei contrassegni che permetta di entrare nelle aree ZTL dei diversi comuni piemontesi senza doversi preoccupare di fare telefonate preventive ai singoli Comandi di Polizia Municipale piuttosto che far ricorso al Prefetto; così come l’idea di scorporare dal calcolo dell’Isee l’assegno di accompagnamento e infine portando avanti una proposta di legge per tirocini lavorativi in favore di chi ha difficoltà riconosciute.

Un altro risparmio è l’abolizione della pensione ai genitori degli stranieri (assegno sociale ai genitori ricongiunti di extracomunitari residenti in Italia). Sì, avete capito bene: si tratta di una norma che considero non equa verso gli Italiani, persino scandalosa. Nel solo Piemonte spendiamo oltre 17 dei 350 milioni che regaliamo in Italia ai genitori degli stranieri. Ho scritto una legge che elimina questa vergogna e spero che verrà discussa ed approvata nei prossimi mesi. 

Sempre in temi di minore spesa (e ricordo che il Consiglio Regionale ha risparmiato e restituito quest’anno 6 milioni e 700 mila euro) ho appreso con simpatia che un autorevole onorevole ha proposto – semplificando - di equiparare lo stipendio dei politici al reddito della loro vita precedente l’elezione, esattamente la proposta che avevo fatto io nel 2015. Peccato che non sia stato fatto.
Il racconto di 30 mesi di intenso lavoro fra la gente ed in aula non si esaurisce, ovviamente, in questi risultati sinteticamente riportati.
Allo stesso tempo non ho ovviamente sottratto il medico al territorio e, sebbene in aspettativa e senza assegno, continuo ad essere al servizio di chi ha bisogno. Questo perché penso che un chirurgo è patrimonio sia della gente che dell’ospedale e va conservato.


Sperando che sia stato gradito questo resoconto l’augurio, con il Nuovo Anno, è di serenità e maggiore sicurezza per le famiglie. 

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