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martedì 10 gennaio 2017

CACCIA, TREDICI SPECIE DI VOLATILI PROTETTE





Il 20 dicembre scorso si è discusso e approvato il disegno di legge 219 che inserisce il divieto di caccia per tredici specie.
Surreale tutta la pantomima messa in atto dal centrodestra. L’assessore infatti ha semplicemente fatto una legge normale dichiarando il divieto di caccia per alcune specie che sono già in sofferenza numerica a causa dell’antropizzazione o dell’esubero di altre specie. È davvero esigua la quota di cacciatori interessata a questi animali.
Secondo me il tema è un altro, quello della gestione del territorio. Infatti, non casualmente, coloro che oggi alzano le barricate contro la legge, ovvero a favore dell’abbattimento di queste specie, sono gli stessi che non hanno mai messo nei piani venatori queste specie, ma anzi hanno anche azzerato la legge sulla caccia per evitare il referendum e per poter gestire il territorio in modo improprio. In particolare era per alcuni forse meglio stare sotto la legge quadro nazionale, la 157, in modo vago, mantenendo uno status quo che ha permesso ad alcuni di avere delle rendite di posizione, a danno sia della Regione che dei cacciatori onesti e rispettosi delle regole. Con la nuova legge regionale che verrà, sarà richiesta una gestione molto più precisa e puntuale anche dal punto di vista contabile.
Chi avesse proprio piacere di andare a caccia di volatili potrebbe rispondere all’appello dell’assessorato che ha chiesto di abbattere uccelli nocivi come i corvidi, principale minaccia dei passeracei.  Il vero tema degli interventi dell’opposizione è la gestione del territorio, per questo cominciano a scaldare i motori in vista della discussione della nuova legge che disciplinerà l’argomento.



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