Mercoledì 8 febbraio al convegno di Susa sullo sviluppo del turismo nelle Terre Alte sono emerse
alcune interessanti considerazioni. È stato presentato il progetto della Val
Susa sul cicloturismo, un progetto di ampio respiro che coinvolge diversi
comuni nel tentativo di attrarre una categoria, quella del turismo della
mobilità slow e sostenibile, sempre in crescita. La quota di turisti stranieri
cresce, ma come hanno sottolineato sia i funzionari regionali che gli operatori
del settore, occorre proporre pacchetti originali, unici, emozionali,
partecipativi. Due ambiti in cui si può investire di più sono le gare sportive
e tutto ciò che è legato al turismo enogastronomico (produzione e
trasformazione dei prodotti agricoli). Importante rivolgersi non soltanto al
turismo classico, ma pensare a un turismo “per tutti” includendo i disabili, le
famiglie, la terza età: per ognuna di queste categorie i vari attori (Comuni,
imprenditori, ristoratori, albergatori) devono prendere i dovuti accorgimenti
per favorire l’esperienza completa di soggiorno.
Durante
la giornata presentato anche il rinnovato sito de La Bottega dell’Alpe, che
racchiude 150 eccellenze agroalimentari dei territori montani che chiunque può
ordinare con un semplice clic. Con piacere riporto le parole del coordinatore
del progetto, Marco Cavaletto: "Con questo nuovo sito abbiamo voluto dare
la possibilità a tutti, non solo in Piemonte, di scegliere i prodotti di
montagna Bottega dell'Alpe e inviarli in tutto il Paese. Crediamo sia
importante, a prezzi anticrisi, poter veicolare le nostre eccellenze. Questo è
un modo per generare sviluppo, fare marketing territoriale, aiutare le piccole
imprese, agricole, turistiche e artigiani, a presentare quanto fanno nelle
nostre Terre Alte. Da sole non riuscirebbero a fare e-commerce. Molto spesso,
queste piccole realtà territoriali sono tra le poche, se non le uniche, imprese
presenti nei loro Comuni di montagna. Hanno un ruolo economico, ma anche
sociale, fondamentale. Garantiscono posti di lavoro e opportunità per i paesi.
Hanno bisogno di sostegno e appoggio nella comunicazione e nella promozione: è
un ruolo che Uncem vuole continuare a interpretare”.
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