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venerdì 17 febbraio 2017

SOVRAFFOLLAMENTO DEA RIVOLI

Di seguito domanda e risposta in merito al sovraffollamento del Pronto Soccorso di Rivoli, in particolare nella giornata del 4 febbraio scorso.


INTERROGAZIONE
Ospedale di Rivoli – Catena di comando in caso di sovraffollamento Dea
Premesso che:
- sabato 4 febbraio si è manifestato presso il Dea del P.O. di Rivoli un sovraffollamento che non dipende da picchi influenzali o da situazioni di emergenza
- già al mattino presto i posti in barella presso il Dea di Rivoli erano esauriti
- per ovviare all’esaurimento dei posti in barella in Dea è stato ordinato di reperire ulteriori barelle presso l’ottavo piano
- l’aggiunta di barelle temporanee ha generato aumento di pazienti e di parenti degli stessi
- visto il sovraffollamento, il personale ha ripetutamente cercato di parlare con il medico reperibile della direzione sanitaria per evidenziare che in quella situazione non si potevano garantire assistenza adeguata, cure nei tempi congrui e sicurezza di pazienti e operatori
- non si poteva altresì garantire un tempo di attesa ragionevole al triage con conseguente fermo di ambulanze
- in una tale situazione il personale può essere portato a errori di valutazione che possono nuocere ai pazienti e che possono portare ad azioni giudiziarie
- le norme di sicurezza all’interno dei locali del Dea non hanno potuto essere rispettate
- il regolamento che l’azienda Asl TO3 ha promesso per l’organizzazione delle visite dei parenti non è ancora in vigore

Interroga l’assessore 
Per conoscere la composizione e il funzionamento della catena di comando in tali situazioni ovvero perché essa non abbia funzionato nel giorno citato, non rispondendo quindi alle linee guida dell’organizzazione sanitaria che stabiliscono in questi casi esattamente chi deve intervenire e che cosa deve fare.


RISPOSTA
L’assessore alla Sanità Antonio Saitta ha risposto all’interrogazione n.1431, presentata dal consigliere Alfredo Monaco (Scelta di Rete Civica), sul sovraffollamento del Dea dell’ospedale di Rivoli (To).
L’assessore ha risposto che, come accaduto in molte altre realtà piemontesi, anche al Pronto Soccorso di Rivoli si è registrato un aumento di accessi, con punte massime di 243 in 24 ore, e un aumento di codici rossi. In considerazione di ciò, da dicembre scorso è stato istituito un piano con un’unità di crisi per far fronte alle emergenze. Sull’emergenza segnalata dal consigliere riguardo la giornata dello scorso 4 febbraio, Saitta ha precisato che le criticità si sono manifestate fin dalle 8 del mattino, che il direttore sanitario è stato prontamente allertato e che non vi è stata alcuna situazione di insicurezza né per gli operatori né per i pazienti.

1 commento:

  1. Manca Elasticità produttiva nei pronti soccorso. L'organico non è predisposto alla flessibilità elastica per gestire l'emergenze d'affluenza, servirebbe un piano organizzativo del personale più moderno, distribuendo l'emergenze d'affluenza non solo per gravità ma anche per velocità e priorità delle cure...utilizzando i reparti meno saturi nei flussi temporali. Insomma non sempre è sufficiente l'aumento di organico se non oppurtunamente organizzato, a volte basta un organizzazione che comprenda tutti i fattori, non solo la Gravita dei casi.

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