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venerdì 27 marzo 2015

ETERNIT, DA RIFIUTO A RISORSA?

L’Italia è al vertice della task force europea per la sorveglianza attiva dell’amianto, il killer silenzioso che miete circa 3.000 vittime ogni anno nel nostro paese, 1.500 per mesotelioma, moltissimi (circa 200 morti l’anno) in Piemonte. 

Serve più impegno per la bonifica dei siti contaminati. Ogni 12 mesi vengono smaltite 380mila tonnellate di rifiuti di questo minerale. Troppo poche, visto che, a questi ritmi, serviranno ancora 85 anni per completare la dismissione degli oltre 32 milioni di tonnellate di asbesto presenti nel paese.
È quanto emerso il 25 marzo nel corso dell’audizione congiunta delle Commissioni IV e V.
Per questo ho partecipato con attenzione stamattina all’incontro di Asti in cui è stata presentata una nuova tecnologia che mira a trasformare il cemento amianto da rifiuto a risorsa economica: entrano eternit e reflui acidi di lavorazioni agroalimentari, escono concimi, metalli e saponi.
Sono curioso di vedere gli esiti documentati da evidenza scientifica di quanto ci è stato presentato, poiché le nuove tecnologie, nel momento in cui vengono tirate fuori, sono sempre salutate con entusiasmo (e lo fu anche per l’eternit, ai tempi). Ho ricordato che la Regione sta pensando a una legge sui rifiuti e salutato la capacità imprenditoriale del territorio Astigiano.




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