Oggi prima riunione della “Commissione speciale con compiti
di indagine conoscitiva per la promozione della cultura della legalità e il
contrasto dei fenomeni mafiosi” in cui si è discusso di caporalato nella
vendemmia e delle minacce a un giornalista. Condivido le azioni che la Commissione intende
portare avanti su questo tema e ho presentato una proposta su cui lavorare.
Penso che la lotta alla mafia e la promozione della cultura
della legalità possano avere successo se si agisce a livello di sistema
educativo e contemporaneamente sul sistema territoriale/sociale, in modo da
isolare e quindi sconfiggere i mafiosi.
Per questo motivo ho proposto che la Commissione istituisca
un Concorso a tema per le scuole piemontesi, dall’infanzia alle secondarie di
secondo grado, in modo che all’interno delle aule si prenda atto del problema,
lo si affronti e discuta, e che gli studenti possano proporre i loro argomenti
con le modalità espressive che riterranno più opportune. Un modo per avvicinare
anche i più piccoli – che sono il nostro futuro – al tema, per un fermo e
deciso NO alle mafie.
Nelle prossime sedute della Commissione Legalità interna al
Consiglio Regionale porterò uno schema di proposta operativa.
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