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mercoledì 31 maggio 2017

Suolo, conoscerlo per proteggerlo


Il suolo, questo sconosciuto. Questo elemento che trattiamo male, che non sempre valorizziamo o conserviamo come si dovrebbe. Se ne è parlato a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale, nell’ambito della campagna di Legambiente #salvailsuolo, con la presentazione del libro di Matilde Casa, la battagliera sindaca di Lauriano che ho avuto il piacere di conoscere. 
Ha scritto con Paolo Pileri, urbanista, un libro che già dal titolo fa capire l’importanza dell’argomento: “Il suolo sopra tutto”. 
Matilde Casa è stata portata in giudizio in tribunale con l’accusa di abuso d’atti d’ufficio per aver reso agricolo un terreno che era edificabile, cambiando il piano regolatore. Ha raccontato: “La mia vicenda non è stata una passeggiata ma per fortuna si è conclusa felicemente. Ho subito nel 2014 un processo per aver approvato con il Consiglio Comunale un piano regolatore che diminuiva la superficie edificabile, unico caso in Italia. Non solo consumo zero, ma addirittura diminuito. Ho ricevuto un avviso di garanzia, non mi sono preoccupata, ma poi c’è stato il rinvio a giudizio e il processo è durato due anni. La parte più difficile è stata sentirsi sola, perché non soltanto non mi è stato dato un encomio per la mia scelta, ma addirittura sono stata perseguita. Da lì parte poi la parte positiva della storia, perché ad aprile dell’anno scorso sono stata invitata in Regione per un seminario, ho letto in pubblico il mio capo d’accusa che era “abuso d’ufficio” e ho visto che alle persone che ascoltavano sembrava impossibile che fossi stata accusata per questo. Da allora è partito il tam tam mediatico e ho avuto un aiuto, c’è stata persino la prima pagina del Corriere della Sera. La mia vicenda ha prodotto una forma di risveglio, le persone cominciavano a farsi delle domande. Sono stata prosciolta con formula piena perché il fatto non sussiste, e poi ho conosciuto Legambiente, che mi ha dato supporto e mi ha candidata finalista del premio nazionale Ambientalista dell’anno 2016, che ho vinto. Quindi sono passata dalla sfiga al successo, i più raffinati la chiamano resilienza”.
La parte del libro scritta da Pileri è più tecnica, e nel corso del dibattito ha incoraggiato urbanisti e amministratori a parlarsi di più: “L’urbanistica è diventata una lingua straniera, o la sveliamo a tutti o ce la teniamo per noi”, ha detto, propendendo ovviamente per la prima soluzione. 
La campagna si propone di raccogliere entro settembre un milione di firme per chiedere all’Unione Europea di introdurre una legislazione specifica sul suolo, riconoscendolo e tutelandolo come patrimonio comune. L’assessore Giorgio Ferrero ha ricordato che il Consiglio sta lavorando a un progetto di legge sul consumo del suolo, una legge che sarà impopolare ma necessaria: “C’è la dinamica immorale degli oneri di urbanizzazione che premiano i comuni che edificano, che poi hanno i consensi della gente perché possono dare i servizi. È come se un agricoltore ogni anno vendesse un ettaro del suo terreno: è chiaro che alla fine non ne ha più”.




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