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martedì 9 maggio 2017

Amianto: due convegni per informare, conoscere, prevenire e bonificare

Il 28 aprile a Casale Monferrato ho partecipato al convegno che dava il via al Tour delle Buone Pratiche - Amianto Zero che toccherà diverse città italiane in modo che le informazioni vengano condivise il più possibile. 
Come si opera, chi deve fare cosa, quali sono gli enti preposti ai controlli e alle bonifiche, aspetti legali e tecnici sono stati toccati con grande semplicità e chiarezza dai tanti relatori ottimamente combinati dal Direttore dell'Arpa Piemonte, Angelo Robotto. Emozionante il momento in cui è stata donata una pianta di Davidia in memoria dell'ingenere Stefano Rigatelli, che lavorava all'Assessorato regionale all'ambiente e che tanto si è occupato del tema. La stessa pianta che l'artista Gea Calzolari ha utilizzato per il Vivaio Eternot, il parco sorto dove una volta c'era la fabbrica di eternit. Nel mio intervento ho proposto di premiare Casale Monferrato come Città campione d'Italia dell'Eco-recupero poiché ha saputo trasformare un'area che era una fabbrica di morte in un luogo vivo, in cui le piante simboleggiano appunto la vita. Così come deve continuare ad avere vita il movimento che si batte per la rimozione dell'amianto e per una maggior informazione e consapevolezza possibile. 


 Gli amministratori locali sono i primi ad essere chiamati ad agire in situazioni di potenziale pericolosità, ad essi le altre istituzioni (Regione, Arpa, Asl, Stato) devono fornire sostegno, fondi, uno snellimento della burocrazia, apporti tecnici e scientifici. Oggi i rappresentanti delle città toccate dal problema erano in prima fila per imparare e per condividere le loro informazioni: una rete nazionale che con la nuova legge sugli ecoreati può agire in modo più incisivo.

Il Tour proseguirà a Monfalcone, Catania, Bologna, Lecce/Bari e Firenze, con il Friuli capofila del progetto.

Il 1° marzo 2016 il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato il Piano Regionale Amianto 2016-2020 in cui si fa una sintesi delle azioni in essere e di quelle da avviare (bonifiche, informazione, mappatura). Uno strumento per coniugare ambiente e salute. Con l’ultmo bilancio regionale si sono messe in campo risorse per chi deve rimuovere dalle sue proprietà piccoli quantitativi di manufatti contenenti amianto e risorse per i Comuni.


Il 9 maggio sono stato invitato a parlare ad un altro convegno sul tema, organizzato dall’Ordine degli Ingegnere e dall’Ordine dei Medici sempre con la regia di Arpa Piemonte. Siccome i professionisti, i tecnici, devono essere in grado di acquisire informazioni anche per la progettazione, l’aspetto della formazione mi pare fondamentale. 


 


Direi di più, tutto l’aspetto dell’informazione è prioritario nel Piano Regionale. Ecco cosa ho detto nel mio intervento: “Come è scritto nel Piano Regionale Amianto la salute è un bene comune. Il convegno di oggi mette in relazione tecnici e operatori di due diversi settori, quello ambientale e quello sanitario, perché è sempre più necessaria una sinergia tra le due componenti. Nel Piano sono delineati obiettivi e strategie operative fino al 2020, la più importante delle quali a mio avviso è quella dell’informazione e comunicazione. Infatti mappature e bonifiche sono a buon punto; con i finanziamenti previsti anche i privati sono spinti a denunciare il proprio immobile contribuendo alla salute di tutti. C’è anche il discorso dello smaltimento dei rifiuti, di cui abbiamo parlato nel convegno a Casale Monferrato, per cui si spera che l’evolversi delle tecnologie consenta un abbassamento del costo dello smaltimento e una maggiore sicurezza.
Ma l’informazione, sia degli operatori sanitari e in primis dei Medici di medicina generale, sia di chi è responsabile della sicurezza negli ambienti di lavoro come molti di voi, resta a mio avviso la parte principale: soltanto con una comunicazione corretta a partire dalla più tenera età si possono formare cittadini consapevoli. Vanno formati anche gli amministratori e i segretari comunali. Non è il caso di generare ansia, ma di dire la verità. A proposito di ansia, nel Piano regionale amianto si trova anche l’indicazione che qualora le malattie amianto correlate siano asintomatiche, è da valutare bene il tipo di interventi e anche di screening oncologici, che in alcuni casi potrebbero dare falsi positivi generando interventi inutilmente invasivi e appunto stress”.
Naturalmente la Regione ha messo nero su bianco il massimo sostegno per la ricerca e la sperimentazione nel campo della prevenzione, della diagnosi e della terapia delle patologie amianto correlate, oltre al sostegno di chi è malato.
Sono quindi importanti il proseguimento di tutti gli studi tecnici, il proseguimento della campagna di bonifica di tutti gli edifici pubblici e in particolare le scuole (per cui si stimano 150 interventi per un costo di 15-20 milioni di euro compresi il riutilizzo dell’edificio e l’efficientamento energetico, 5-10 milioni se soltanto bonifica): sono soldi certo ben spesi e prioritari per garantire un diritto prioritario, quello alla salute, sancito dalla nostra Costituzione all’articolo 32”.







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