Cronistoria:
mercoledì 12 aprile 2017
sabato 8 aprile 2017
UN GIARDINO PIENO DI LIBRI
Un aforisma afferma "Un libro è come un giardino pieno di storie che puoi portare comodamente in tasca".
Venerdì sera il Giardino Botanico Rea di frazione San Bernardino di Trana, l'accogliente luogo pieno di fiori, piante, profumi, silenzio, si è riempito di lettori ed autori, e quindi in un certo senso di storie.
Quelle già scritte e pubblicate, quelle che attendono un editore, quelle che aspettano un lettore, quelle nascoste al momento in menti fantasiose... o nelle penne, nei tasti del computer, nei cassetti delle scrivanie.
L'occasione è stata la presentazione dell'associazione "Autori della Valsangone" che riunisce molti scrittori della valle: hanno deciso, invece di darsi battaglia all'ultimo lettore (che già sono pochi) di unire le forze per presentarsi insieme, collaborare, sostenersi l'un l'altro. L'impulso principale è venuto da Claudio Cantore, prolifico autore di diversi romanzi.
Un'ottima iniziativa, che si sposa benissimo con la necessità di riempire il Rea di iniziative, vivacizzarlo, renderlo un luogo di incontro per le persone della valle, affinché lo sentano come il "loro" giardino. Non ha nessuna intenzione di diventare un luogo pieno di piante strane che però nessuno conosce, anzi! Vuole aprirsi a tante iniziative, grazie alla tenacia di Liliana Quaranta e di tutto il personale che lo mantiene unico e prezioso.
Un bel momento per sentirsi COMUNITÀ
Venerdì sera il Giardino Botanico Rea di frazione San Bernardino di Trana, l'accogliente luogo pieno di fiori, piante, profumi, silenzio, si è riempito di lettori ed autori, e quindi in un certo senso di storie.
Quelle già scritte e pubblicate, quelle che attendono un editore, quelle che aspettano un lettore, quelle nascoste al momento in menti fantasiose... o nelle penne, nei tasti del computer, nei cassetti delle scrivanie.
L'occasione è stata la presentazione dell'associazione "Autori della Valsangone" che riunisce molti scrittori della valle: hanno deciso, invece di darsi battaglia all'ultimo lettore (che già sono pochi) di unire le forze per presentarsi insieme, collaborare, sostenersi l'un l'altro. L'impulso principale è venuto da Claudio Cantore, prolifico autore di diversi romanzi.
Un'ottima iniziativa, che si sposa benissimo con la necessità di riempire il Rea di iniziative, vivacizzarlo, renderlo un luogo di incontro per le persone della valle, affinché lo sentano come il "loro" giardino. Non ha nessuna intenzione di diventare un luogo pieno di piante strane che però nessuno conosce, anzi! Vuole aprirsi a tante iniziative, grazie alla tenacia di Liliana Quaranta e di tutto il personale che lo mantiene unico e prezioso.
Un bel momento per sentirsi COMUNITÀ
Da sinistra il Professor Piero Leonardi, mattatore della serata, Claudio Cantore e Liliana Quaranta |
sala gremita |
Viaggio nei profumi delle spezie
Venerdì nel pomeriggio sono stato in visita a un caro amico, Lele Bellizia, che con il figlio Massimiliano porta avanti un'azienda di confezionamento spezie e erbe aromatiche, da poco trasferita a San Benigno Canavese. La ditta però ha quasi cento anni, e sono anni di esperienza nel cercare sempre di soddisfare le nuove esigenze del palato degli utilizzatori finali così come quelle dei clienti che sono grandi produttori di cibo, marchi che tutti conosciamo in specie di paste ripiene e insaccati.
Da subito, appena entrati, un inebriante profumo
di spezie ci ha accompagnati; abbiamo potuto vedere i macchinari realizzati internamente per superare difficoltà pratiche e siamo stati colpiti dall'entusiasmo sempre vivo verso la ricerca. Ricerca e risorse umane sono infatti i due cardini della ditta, ci spiega Lele. Un'azienda che non fa numeri enormi ma che punta alla qualità, un settore "di nicchia" in un certo senso ma con intuizioni geniali che per il rispetto del... segreto di fabbrica... non posso svelare.
Posso soltanto aggiungere che le miscele sono preparate ad hoc per ogni tipo di cibo a cui devono abbinarsi, e che oltre all'alta qualità organolettica sono ovviamente rispettate tutte le norme che riguardano la sicurezza alimentare, con procedimenti che di riguardo verso la materia prima permettendo di lavorarla ma mantenendo il 93 % del principio attivo.
Recentemente su impulso di Max Bellizia, è nata anche Des Alpes, una linea di liquori che... abbiamo testato direttamente!!! e che sono ottimi e originali.
"Il valore aggiunto è la passione", dice Lele, e non posso che dargli ragione!
Da subito, appena entrati, un inebriante profumo
di spezie ci ha accompagnati; abbiamo potuto vedere i macchinari realizzati internamente per superare difficoltà pratiche e siamo stati colpiti dall'entusiasmo sempre vivo verso la ricerca. Ricerca e risorse umane sono infatti i due cardini della ditta, ci spiega Lele. Un'azienda che non fa numeri enormi ma che punta alla qualità, un settore "di nicchia" in un certo senso ma con intuizioni geniali che per il rispetto del... segreto di fabbrica... non posso svelare.
Posso soltanto aggiungere che le miscele sono preparate ad hoc per ogni tipo di cibo a cui devono abbinarsi, e che oltre all'alta qualità organolettica sono ovviamente rispettate tutte le norme che riguardano la sicurezza alimentare, con procedimenti che di riguardo verso la materia prima permettendo di lavorarla ma mantenendo il 93 % del principio attivo.
Recentemente su impulso di Max Bellizia, è nata anche Des Alpes, una linea di liquori che... abbiamo testato direttamente!!! e che sono ottimi e originali.
"Il valore aggiunto è la passione", dice Lele, e non posso che dargli ragione!
Un'invenzione di design per il mercato americano: la scatola che comprende pasta, sugo, pinza e scolapasta |
Chi non ha mai aggiunto ai suoi piatti un po' di La Saporita? |
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Mascalcia: un'interessante opportunità lavorativa
Con Vincenzo Fedele |
Venerdì mattina ho partecipato all'interessante evento organizzato presso la scuola salesiana di Agraria di Lombriasco. Agli studenti delle terze, quarte e quinte sono state fornite informazioni sulla mascalcia, l'arte di ferrare i cavalli, di cui un tempo il Piemonte e in particolare Pinerolo era capitale europea, nella scuola militare. Penso che la Regione debba essere vicino a iniziative di questo tipo, che se da un lato fanno riscoprire il passato storico, dall'altra danno importanti informazioni di orientamento per quella che può essere una professione del futuro. Si tratta certo di una nicchia, ma di una nicchia in cui sono richieste elevate professionalità, in un mestiere che rischia(va) di sparire. Le persone intervenute, che ci mettono la passione del volontariato e la professione di chi lavora nel settore, hanno puntato proprio a questo, ad aprire ai ragazzi "un mondo", un'opportunità ai giovani di costruire il loro futuro.
L'intervento di Ivo Zoccarato |
L'intervento di Vincenzo Fedele |
L'intervento di Vincenzo Blasio, esperto del settore |
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